Ascensori, pronto il regolamento per i contributi Fvg ai privati
La Giunta regionale ha approvato, su proposta dell’assessore alle Infrastrutture e territorio Graziano Pizzimenti, le linee regolamentari legate al nuovo canale contributivo dedicato all’installazione e all’adeguamento degli ascensori negli immobili privati, “un’azione studiata dall’Amministrazione regionale – ha detto Pizzimenti – per dare un’ulteriore risposta al crescente bisogno di mobilità e accessibilità delle abitazioni, in una regione come il Friuli Venezia Giulia caratterizzata da un alto tasso di anzianità della popolazione”.
“La misura contributiva che a seconda della tipologia di interventi e della struttura degli immobili va da un minimo di 20 mila euro a un massimo di 50 mila euro coprendo fino al 50 per cento dei costi complessivi dell’opera – ha proseguito l’assessore -, costituisce un’iniziativa rilevante per la generale riqualificazione del patrimonio immobiliare del territorio con importanti riflessi sociali, se consideriamo il numero sempre più frequente di persone anziane che abita nei piani alti delle abitazioni e rischia di isolarsi, di uscire raramente e con difficoltà”.
Per l’assegnazione e la successiva erogazione dei contributi il regolamento indica il procedimento del bando, dettando differenti modalità a seconda dei lavori da eseguire e della tipologia di immobili condominiali interessati alla riqualificazione. In caso di installazione di nuovi ascensori vengono riconosciuti contributi fino al 50% della spesa ammissibile: fino a 40 mila euro per condomini fino a 6 livelli fuori terra e fino a 50 mila euro per condomini di maggior livelli fuori terra. In caso di adeguamento il regolamento prevede l’erogazione di contributi fino al 40% della spesa ammissibile: fino a 20 mila euro per condomini fino a sei livelli fuori terra e 32 mila euro per quelli di maggior livelli fuori terra.
Sono ammessi a finanziamento, oltre alla spesa per la cabina e per le apparecchiature, i costi sostenuti per le opere necessarie all’adeguamento dei vani scale e dei lavori correlati comprensivi dell’Iva indetraibile. Rientrano inoltre nella linea contributiva anche le spese per l’eventuale e contestuale installazione di servoscala o piattaforme elevatrici necessarie al raggiungimento e all’utilizzo dell’ascensore, strutture suggerite dal Centro regionale di Informazione sulle barriere architettoniche, e quelle relative a competenze professionali per un importo non superiore ai quattromila euro.
Le domande dovranno essere presentate, come sarà indicato nel bando di prossima emanazione, dall’amministratore del condominio, o da un soggetto autorizzato, prima dell’inizio dei lavori e ad avvenuta approvazione condominiale alla realizzazione dell’intervento.
La graduatoria sarà formulata tenendo conto dei livelli fuori terra, del numero delle persone con disabilità e del numero delle persone anziane che hanno compiuto i 65 anni di età.
Per ottimizzare le risorse pubbliche il regolamento prevede termini perentori per la presentazione della documentazione da parte dei condomini sia per la concessione sia per la rendicontazione delle iniziative, termini che però, per venire incontro alle possibili difficoltà che potrebbero emergere anche a seguito dell’evolversi della situazione epidemiologica del Covid-19, potranno essere prorogati per una sola volta e comunque per un periodo non superiore ai giorni inizialmente previsti. I condomini potranno così avere poco più di un anno, dalla comunicazione di ammissione a finanziamento, per presentare la documentazione a rendicontazione legata alla messa in funzione degli ascensori.