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I Comuni friulani danneggiati saranno risarciti per i disservizi del trasporto scolastico

Il prossimo 2 ottobre la Regione incontrerà i nove Comuni che non hanno potuto avviare il servizio di trasporto pubblico scolastico a seguito delle gravi inadempienze contestate alla ditta aggiudicatrice della gara svolta dalla Centrale unica di committenza regionale (Cuc). All’incontro saranno presenti anche i vertici della ditta stessa, la Tundo Vincenzo spa con sede legale a Lecce, per verificare la possibilità di sanare le carenze che hanno impedito l’avvio regolare del servizio a Pocenia, Latisana, Lignano Sabbiadoro, Muzzana del Turgnano, Cassacco, Tarcento, Treppo Grande, Codroipo e Campoformido.

Lo ha riferito l’assessore regionale al Patrimonio, Sebastiano Callari (nella foto), rispondendo oggi in Aula a due interrogazioni sul tema e assicurando che “la Regione è vicina ai Comuni in difficoltà e eventuali danni che questi stanno subendo saranno risarciti dalla stessa ditta attraverso le fideiussioni messe a disposizione in sede di gara, piuttosto rilevanti e rilasciate da un’agenzia assicurativa autorizzata da un Authority europea”.

La gara d’appalto pubblico era stata avviata dalla Cuc con il rilevamento dei fabbisogni nel 2017. L’obbligo di adesione alla gara, prevista dalla legge 26/2014 approvata dalla precedente legislatura, è stato sostituito recentemente con la facoltà di adesione da parte dei Comuni, a seguito delle modifiche introdotte alla norma nella corrente legislatura. Alla gara, del valore stimato di circa 25,8 milioni di euro, hanno aderito 48 Comuni del Friuli Venezia Giulia. Alla data del 28 settembre non vi sono annotazioni sul sito dell’Autorità nazionale anticorruzione (Anac) che attestino riserve a carico della Tundo, risultata aggiudicataria della gran parte dei lotti in assegnazione.

“La Cuc ha esaurito il proprio compito istituzionale nel fare le gare nel rispetto delle norme europee, nazionali e regionali” ha rimarcato Callari, enfatizzando come “nessuna delle ditte che hanno partecipato risulta segnalata da Anac, un ente che esclude Zeno D’Agostino dalla presidenza dell’Autorità portuale di Trieste per una minuzia e non esclude aziende che in tutto il Paese sono incorse in inadempienze”.

Inadempienze che, nel caso dei Comuni friulani, hanno riguardato carenza o assenza della documentazione minima prevista, sostituzione dei mezzi offerti con altri non conformi né equivalenti, mancata consegna o consegna parziale dei veicoli previsti e necessari per l’avvio del servizio, oltre alla difficoltà di reperire autisti o di adempiere alle normative anti Covid.

Tutti questi aspetti verranno trattati nell’incontro di venerdì a cui parteciperà l’assessore, il quale ha assicurato che “a norma di legge, se le inadempienze non verranno sanate entro 20 giorni dalla loro notificazione, si potrà procedere a rescindere il contratto. La ditta è stata diffidata più volte; sentiremo se sarà in grado di sanare il disservizio, altrimenti sarà chiamata a risarcire tutti gli eventuali danni, compresi i maggiori costi che i Comuni stanno sostenendo per garantire il servizio ricorrendo nell’emergenza a ditte del territorio”.

Callari ha in ogni caso evidenziato “la necessità di aprire una riflessione sul trasporto scolastico in regione che risulta eccessivamente oneroso e che oggi – alla luce anche delle norme sul distanziamento fisico, sull’obbligo di accompagnatori e altre restrizioni – rende questa attività di scarsa redditività anche per le ditte locali che hanno rinunciato a partecipare alla gara”.