Quattro campioni olimpici friulani dello sci disertano la festa per i 100 anni della Fisi
di MONICA BERTARELLI
Si è svolta ieri sera a Milano la Festa della Fisi per i suoi 100 anni, durante la quale è stato premiato, come atleta assoluto degli sport invernali, Alberto Tomba. Tra gli invitati c’erano anche numerosi atleti friulani del passato, tra i più rappresentativi, quali i campioni olimpici Manuela di Centa, Silvio Fauner, Pietro Piller Cottrer e Giorgio Di Centa, che non si sono presentati alla festa. Interpellati sulla motivazione della scelta di non partecipare all’evento, alcuni di loro hanno manifestato disappunto sulle modalità organizzative della serata. “Sono contento per l’amico Alberto, e sono pienamente d’accordo sul fatto che sia stato eletto l’atleta più rappresentativo dei primi 100 anni della nostra federazione e mi dispiace non averlo festeggiato – dichiara Silvio Fauner -. Ma c’è un motivo per cui ho disertato la festa. Ritengo che atleti come Pietro, Giorgio, Manuela ed io, come molti altri nostri colleghi di altre regioni del panorama dello sci nazionale, invitati e non presentatisi come noi, e che, negli anni, hanno conquistato numerosi titoli mondiali e olimpici, dando lustro e prestigio alla federazione e a tutto il nostro paese, avrebbero dovuto ricevere, come minimo, un invito a pugno del presidente o, se non altro personalizzato, e non essere invitati tramite una mail inviata indiscriminatamente a giornalisti, simpatizzanti e operatori del settore”.
La mail di invito incriminata, infatti, non presenta testo nel corpo della stessa, ma solo un modulo di registrazione per iscriversi alla serata in cui si legge “la Federazione italiana sport invernali è lieta di invitarLa alla serata Fisi 100 celebration che si terrà presso Pirelli Hangar Bicocca alle 19.00 il giorno 6 ottobre 2020”.
Nessun invito ad personam, nessuna preghiera di partecipazione e nessun ringraziamento per l’attenzione, come vorrebbe un normale e banale cerimoniale. Inoltre, per gli ospiti che sarebbero dovuti essere d’onore, nessun tipo di attenzione per il viaggio e per l’accoglienza: ognuno di loro si sarebbe dovuto organizzare per conto proprio e a proprie spese, per poter partecipare, su invito, all’evento nazionale di celebrazione di 100 prestigiosi anni di attività, che si proponeva come un gala, ma che, del gala, non ha avuto il minimo sentore. E se il prestigio della Fisi si basa, come è giusto che sia, sulle glorie dei suoi campioni, viene da chiederci quali siano il riconoscimento e la gratitudine che la Fisi stessa voglia riservare loro.
(nella foto un’immagine della festa per il bronzo nella staffetta del biathlon di Lisa Vittozzi, con tutti i campioni friulani presenti)