Due giornate per visitare la torre longobarda del Castello Savorgnan di Artegna
Per questa edizione delle Giornate FAI d’Autunno, il Gruppo di Gemona del Friuli ha colto l’invito dell’Ecomuseo delle Acque del Gemonese per l’apertura del Castello Savorgnan di Artegna.
Le visite, previste nelle giornate di sabato 17 e domenica 18 ottobre osserveranno i seguenti orari: dalle 10.00 alle 16.00, sarà possibile accedere al castello ogni 30 minuti (ultimo ingresso ore 16.00).
È gradita la prenotazione sul sito del FAI o via mail a gemonadelfriuli@gruppofai.fondoambiente.it in quanto i gruppi che possono accedere saranno costituiti da 10/12 persone visti gli spazi interni a disposizione.
In occasione delle Giornate FAI sarà possibile salire sulla Torre longobarda del Castello da cui si può godere di un meraviglioso panorama sulla piana che si estende ai piedi del colle del castello e che solitamente è chiusa al pubblico.
Il Castrum Artenia è uno dei castelli longobardi ricordati nella Historia Longobardorum di Paolo Diacono, i resti del vecchio castello sono localizzati in cima al colle nell’area ora occupata dalla chiesetta di San Martino.
Nel XIII secolo i signori di Artegna cominciarono la costruzione di un altro edificio, ampliando e trasformando le strutture poste all’ingresso: il muro di cinta e la torre di guardia. Sorse così quello che ora viene definito castrum inferius o castelletto, date le dimensioni ridotte rispetto al precedente castello superiore.
Questo nuovo complesso, di cui il muro portante e la torre risultano essere le parti più antiche, divenne sede abitativa dei Signori di Artegna e rimase di proprietà della stessa casata fino al 1384, anno in cui morì l’ultimo erede maschio del ramo principale della casata, il castello passo quindi per via ereditaria femminile alla famiglia dei Savorgano.
A cura della Condotta Slow Food “Alto Friuli” degustazioni di prodotti del “Paniere dell’Ecomuseo” presso il punto ristoro del castello.
Collaborano il Comune di Artegna, la Cooperativa Utopie Concrete e l’Ecomuseo delle Acque del Gemonese.