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Guasto meccanico, contatto e caduta: che jella per Sara Casasola al Giro d’Italia Ciclocross

Che lo spettacolo fosse garantito lo si era già dedotto dall’importante elenco degli iscritti, cospicuo non solo per numero (9 centurie il conteggio globale), ma anche per calibro dei nomi presenti. Che poi dal cielo giungesse la ciliegina sulla torta di un clima perfettamente consono al ciclocross non era affatto prevedibile (le previsioni assicuravano due opposti, o sereno o bufera) e ciò ha reso la festa di Corridonia ancora più bella. Nel cuore della provincia di Macerata, il CorridoMnia Shopping Park ha ospitato la seconda tappa del Giro d’Italia Ciclocross, organizzata dalla Bike Italia Tour con la regia dell’ASD Romano Scotti e la collaborazione del Club Corridonia sotto l’egida della Federazione Ciclistica Italiana.

Nelle Donne Open il primo giro ha fatto presagire un finale analogo a quello di Jesolo. Ma le gare di ciclocross non hanno mai nulla di scritto e questo lo sa bene Sara Casasola (DP 66, nella foto), che per un guasto meccanico, un contatto e una caduta cede il simbolo del primato all’abruzzese Gaia Realini, alla sua prima maglia rosa. E non certo per demerito della majanese, anzi, per merito di tutte. Il rimescolamento delle carte ha infatti fatto scattare un’oculata strategia in casa Guerciotti, in modo che la Casasola non riuscisse, seppur per una manciata di metri, a riagganciare il gruppo di testa, chiudendo quarta. 

Tra le Esordienti donne vince Elisa Ferri (Olimpia Valdarnese) su Ilaria Tambosco (Jam’s Bike Team Buja) e Martina Montagner (DP 66), mentre i colleghi di sesso maschile registrano la vittoria di Riccardo Da Rios (Sanfiorese) su Luca Vaccher (GS Mosole) e Ettore Fabbro (Jam’s Bike Team Buja).