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Casa di riposo Tolmezzo, si studia come ampliare le possibilità di visita

Proponiamo il post pubblicato sul suo profilo Facebook dalla vicesindaco di Tolmezzo Fabiola De Martino in riferimento alla situazione nella locale Casa di riposo.

Buongiorno a tutti,
mi trovo e ci troviamo ad informarvi rispetto a un tema tanto delicato quanto doloroso quale è la gestione della situazione sanitaria all’interno delle Case di riposo, in particolare mi riferisco alla nostra di Tolmezzo.
Come sapete già dal 20 febbraio la struttura è stata blindata e questo ha comportato un’ottima risposta alla “prima ondata”.
Siamo terrorizzati da cosa potrebbe accadere se questo subdolo virus si insinuasse all’interno..
Poi sono state organizzate le visite in modalità protetta, a volte insufficienti, spesso troppo brevi rispetto al desiderio di vicinanza, ma se non altro qualcosa.

Fabiola De Martino

Insieme con la direzione, con cui collaboriamo in modo costante, da subito ci siamo resi conto che, qualunque scelta si facesse, a pagare sarebbero stati sempre i nonni: chiudere equivale a proteggerli il più possibile dal virus, dall’altra parte non avere un rapporto con i propri cari porta a provare un senso profondo di solitudine e in certi casi anche depressione.
Decidere non è semplice e fino ad ora ha prevalso il senso massimo di protezione.
Da venerdì la Regione ha emanato un’ordinanza, la n. 35 del 16 ottobre, che uniforma i percorsi di tutte le residenze, per anziani e non, sul territorio regionale, devo dire dandoci ragione (questo lo stralcio del testo “la nuova ordinanza dispone “che l’accesso di parenti e visitatori a strutture di ospitalità e lungo degenza, residenze sanitarie assistite, hospice, strutture riabilitative e strutture residenziali per anziani, autosufficienti e non, sia limitato ai soli casi indicati dalla direzione sanitaria della struttura, che è tenuta ad adottare le misure necessarie a prevenire possibili trasmissioni di infezione e che valutata la situazione epidemiologica ne può vietare l’accesso”).
Inoltre, come comunicato dagli organi di stampa, è emersa la positività di un operatore (che ringrazio per la solerzia e la trasparenza nel segnalare subito il suo malessere e contenere così moltissimo il contatto con gli ospiti) e dei 40 tamponi eseguiti sugli ospiti coinvolti nel suo turno di lavoro è emersa la positività di una persona che, fortunatamente, è asintomatica.
Questo ci indica che non possiamo abbassare la guardia.
Ma non ci arrendiamo: con la direzione della Casa di riposo è stato studiato un apposito percorso per garantire la vicinanza dei familiari per gli ospiti che si trovano nel delicato momento del fine vita.
Inoltre stiamo studiando la fattibilità di progetto per una stanza per organizzare le visite in modo completamente protetto e così cercare di ampliare la possibilità di visita.
Vi assicuriamo che ogni giorno ci chiediamo cosa sia meglio fare, questa vicenda tocca tra i lati più intensi ed emotivi della persona umana, e non vogliamo che nessuno si senta abbandonato.
Vi abbracciamo con affetto, e come sempre siamo disponibili per fare qualunque cosa possa essere di supporto o conforto.

FABIOLA DE MARTINO
Vicesindaco di Tolmezzo