Il presidente della Federsci Roda chiede regole chiare per far tornare a sciare anche i turisti
A seguito dell’emanazione del Dpcm del 24 ottobre, Skipass, il salone degli sport invernali è stato annullato.
Un duro colpo per l’Ente Fiera, a soli quattro giorni dall’evento, ormai completamente progettato e in fase di allestimento, ma un grande dispiacere per la Federazione Italiana Sport Invernali, partner del salone, e per tutto il mondo della montagna, che, come tradizione, si dà appuntamento a Modena per l’inizio della stagione invernale.
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“Skipass, da sempre, rappresenta il punto d’incontro di tutte le realtà legate agli sport di montagna, che si aprono al pubblico, in vista della nuova stagione – ha detto il Presidente FISI, Flavio Roda -. E’ un vero peccato che sia stata annullata l’edizione di questo 2020, ma i numeri del contagio parlano chiaro. Ci adeguiamo, tenendo presente però che va subito fatto un grande sforzo da parte del Governo, del Comitato tecnico scientifico, delle Regioni, a cui è stata affidata la materia, perché si definiscano al più presto le linee guida per permettere la riapertura anche ai turisti degli impianti sciistici. Già da oggi, la Federazione e gli altri attori del comparto montano sono al lavoro per predisporre un documento comune da sottoporre quanto prima all’attenzione del Cts”.
“Il mondo degli sport invernali garantisce lavoro a centinaia di migliaia di persone – ha proseguito Roda – con un indotto notevole sul Pil del Paese. In più, nel nostro sport è impossibile contagiarsi sulle piste, vista l’attrezzatura che ogni sciatore veste per proteggersi dal freddo. Va fatta attenzione alla base degli impianti e nei rifugi, ma sono situazioni che sono assimilabili all’ingresso in un supermercato o in un bar: esistono regole ben precise ed è sufficiente rispettarle”.
“Ribadisco quindi quanto detto già qualche giorno fa. Gli sport invernali devono tornare aperti a tutti, anche perché la stessa attività agonistica di alto livello si fonda sull’attività di base, sul lavoro degli sci club e dei maestri di sci che, crescendo i più piccoli, mettono le condizioni perché si possano creare i campioni di domani. Il tutto nella massima sicurezza e in un ambiente aperto e sano”.