Sale da 12 a 18 milioni il Fondo per l’emergenza Covid destinato alle attività produttive Fvg
“Il Fondo per l’emergenza Coronavirus destinato alle Attività produttive penalizzate dalle misure di contenimento al Covid-19 contenute nell’ultimo Dpcm che la Regione istituirà con l’assestamento di bilancio, avrà una capacità di 18 milioni di euro, anziché 12 come inizialmente pianificato. In questo modo compiamo uno sforzo ulteriore per essere al fianco delle imprese e sostenerle in un momento difficilissimo, riducendo così il rischio che al termine della pandemia dal punto di vista produttivo rimangano solo macerie”.
Lo ha dichiarato il governatore del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga (nella foto), a margine della seduta del Consiglio regionale durante il quale si sta esaminando il disegno di legge 111/2020 inerente “misure finanziarie intersettoriali”, ovvero il secondo assestamento del bilancio regionale.
“In questo momento chiediamo al Governo di mettere in campo misure che servano a contenere il virus. La nostra preoccupazione – ha chiarito il governatore – è che l’ultimo Dpcm faccia pagare a ristoratori, gestori di piscine, palestre, cinema e teatri un prezzo enorme senza produrre un reale ritorno nel contrasto alla diffusione della pandemia. In questo momento, quando vengono chiesti dei sacrifici, questi devono essere efficaci altrimenti rischiamo di fare danni enormi all’economia senza portare risultati per la salute dei cittadini”.
Il governatore ha quindi evidenziato che “gli imprenditori non chiedono aiuti economici ma la possibilità di continuare a lavorare in sicurezza; quindi confermo al Consiglio, a tutte le istituzioni e alle parti politiche la massima volontà di collaborazione per dare risposte concrete al territorio”.
Fedriga ha sottolineato inoltre che “serve la massima compattezza sia da parte della comunità regionale sia della politica perché, anche se la situazione pandemica del Friuli Venezia Giulia è migliore rispetto ad altre regioni, il nostro sistema sanitario subirà un aumento dello stress dovuto all’aumento dei ricoveri e dell’occupazione delle terapie intensive.
“La Regione ha sempre cercato di tenere un atteggiamento costruttivo e collaborativo nei confronti del Governo, ma è un nostro dovere anche sottolineare in modo leale le cose che non vanno per far sì che si possano dare reali risposte alle situazioni presenti nei territori – ha chiarito -. In accordo con le altre amministrazioni regionali, chiederemo quindi al Governo, in un’ottica di collaborazione istituzionale, attraverso la Conferenza delle Regioni e Province autonome, che le restrizioni messe in campo garantiscano un’efficacia reale per non chiedere sacrifici inutili alle attività economiche”.
PARTITO DEMOCRATICO «La Giunta e tutto il Consiglio devono avere la forte consapevolezza di quello che sta accadendo e della necessità che ci sono tempistiche inevitabili che abbiamo davanti per salvare la maggior parte del tessuto economico regionale. C’è un oggi e c’è un futuro: l’oggi significa garantire come Regione, in un concorso complessivo con il Governo, un fondo per interventi immediati nel sistema economico regionale. Noi abbiamo proposto e auspichiamo che arrivi a 25 milioni, con un tempo di erogazione che non vada oltre il 30 novembre. Quindi l’oggi non significa SviluppoImpresa, importante legge che riguarderà però il futuro dell’economia del Fvg e sulla quale la Giunta dovrà impegnarsi nei prossimi mesi». Lo ha detto il capogruppo del Pd, Sergio Bolzonello, intervenendo oggi in via telematica alla seduta del Consiglio regionale riunito per l’approvazione dell’assestamento autunnale, ddl 111.
«Pensare all’oggi significa mettere ora i soldi in modo che tra 30 giorni siano già a disposizione delle imprese, non un giorno in più perché il tempo a disposizione è legato al ritmo degli impegni economici delle attività del territorio. Governo, Regione e Comuni devono mettere subito in sicurezza il tessuto economico del Fvg dando la priorità al terziario e ai servizi, senza dimenticare l’industria che ha già una serie di salvaguardie».
MOVIMENTO 5 STELLE “Apprezzabile l’intervento del presidente Fedriga ma non capiamo perché in aula tiene i toni bassi dopo essere sceso in piazza, sparando a zero sul Governo e lanciando segnali ben diversi a chi protesta”. Così il Gruppo consiliare del MoVimento 5 Stelle dopo le parole del presidente del Friuli Venezia Giulia sulla gestione dell’emergenza Covid-19, che ribadisce “la disponibilità a collaborare per affrontare questo difficile momento”.
“Siamo tutti preoccupati e consapevoli delle difficoltà economiche che molti cittadini e imprenditori sono chiamati ad affrontare, ma i numeri di questi mesi invocavano una consapevolezza che ultimamente è venuta a mancare – continuano i consiglieri Ilaria Dal Zovo, Cristian Sergo, Andrea Ussai e Mauro Capozzella -. La verità va raccontata tutta intera e in tutte le sedi: ci chiediamo se anche agli imprenditori in piazza il presidente ha detto che non esclude misure più forti, se ha descritto la situazione di forte pressione che sta vivendo il Servizio sanitario regionale e se ha fatto presente le previsioni preoccupanti per le prossime settimane. Il richiamo all’unità non può convivere con la tentazione di soffiare sul malcontento generato dalla crisi economica e sociale”.
“Nelle scorse settimane abbiamo provato a sottolineare i problemi legati, ad esempio, ai trasporti, e alcuni sindaci, anche della Lega, hanno bloccato alcune attività, consapevoli dei rischi che i cittadini avrebbero corso – aggiungono i consiglieri del MoVimento -. Concordiamo con Fedriga sulla necessità di una strategia di lungo termine che tenga assieme le esigenze economiche e quelle sanitarie e appoggeremo le ipotesi che ha avanzato di utilizzare il trasporto turistico in area urbana e nel chiudere i centri commerciali nei fine settimana per evitare assembramenti”.
“D’altro canto la collaborazione non l’abbiamo mai negata, anzi è stato proprio il presidente a cancellare un tavolo già fissato con tutte le forze politiche, evidentemente offeso per la proposta di una Commissione d’inchiesta che intendeva fare luce, senza strumentalizzazioni, sulla gestione dell’emergenza. Oggi, su nostra sollecitazione, il presidente Zanin ha annunciato la richiesta dell’assessore Riccardi di convocare i capigruppo per fare il punto sulla situazione sanitaria: un passaggio doveroso e apprezzabile ma che ovviamente non esaurisce la necessità di confronto. Noi rimaniamo comunque a disposizione qualora Fedriga volesse riaprire i ponti della comunicazione – concludono gli esponenti M5S – ma l’unità deve passare per il coinvolgimento e l’informazione”.