L’allarme della Fp Cgil: «Gravissima carenza di personale nell’Azienda sanitaria Friuli Centrale»
“È da due anni che nell’Azienda Sanitaria Friuli Centrale si taglia il personale, questa è la realtà oggettiva”. Si apre così la nota firmata dalla Segreteria Generale Fp Cgil Udine.
“Una dura realtà che non può essere oscurata dalla corsa alle inutili dichiarazioni fatte in questi giorni dalla Regione, che ammette i vuoti di organico, ma poi non li copre con assunzioni – prosegue la nota -. La scusa che il personale non si trova si scioglie come neve al sole davanti all’evidenza: è proprio la nostra Regione Autonoma che ha il potere (e dovere, diciamo noi !) di formare i nuovi Oss ed i nuovi Infermieri e che poi deve fare i concorsi per assumerli. Possibilmente senza far passare secoli tra un bando e l’altro. E così, nelle ultime settimane, è partito il tentativo di coprire le carenze nei reparti in ASU FC, ricorrendo a chiusure indiscriminate di presidi sul territorio (Cividale, Gemona e non solo ) e spostando il personale di qua e di là. Ma così si coprono buchi di attività aprendo voragini da altre parti. E’ significativo il fatto che siamo nel fondo classifica tra le Regioni italiane come personale dedicato al tracciamento, fondamentale in questa fase, del percorso del virus e dell’individuazione dei contagiati”.
“Il perché di questa difficilissima situazione è chiaro, manca personale – sostiene ancora il sindacato -. Il personale di AsuFc presente al 31 dicembre 2018 era di 7382 dipendenti, al 30 settembre 2020 siamo scesi a 7184, ben 198 in meno! Proprio nel 2020, in piena pandemia, invece di aumentare l’organico per fronteggiare il Covid, lo si è fatto
scendere di quasi 200 unità. Inaccettabile. Una vera debacle per l’Asu e per la Regione, che doveva programmare e realizzare da tempo le assunzioni che servivano”.
“Cosi ora, aldilà di roboanti dichiarazioni di autoelogio da parte di chi doveva fare e non ha fatto, tutto il carico di lavoro e lo stress conseguente si abbatte per la seconda volta sul personale degli ospedali e dei distretti – conclude la nota -. Gli infermieri, gli oss, gli assistenti sanitari, i medici e tutti stanno dando il massimo come nella prima fase. Ma per reggere l’impatto hanno bisogno di nuove e urgenti immissioni di personale nei reparti e nel territorio. All’Asu Fc e alla Regione chiediamo fatti. Adesso”.