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Medici in pensione richiamati: «Chi accetta è eroico e bisogna isolare negazionismi e complottismi»

Il presidente uscente dell’Ordine dei Medici di Udine Maurizio Rocco, che si avvia a concludere il terzo mandato senza ricandidarsi, stila un bilancio dei nove anni di guida dell’Ente che ha saputo confrontarsi in tavoli istituzionali, si è battuto per la revisione del sistema di reclutamento dei futuri medici, per il rafforzamento ed una seria programmazione delle specializzazioni, per il potenziamento della medicina di territorio e la revisione della rete ospedaliera insistendo con convinzione sulla necessità di un ospedale di insegnamento: si tratta di tutti quegli aspetti che, se fossero stati presi in carico per tempo dagli organi di riferimento, “adesso ci avrebbero permesso di contenere un po’ l’onda dell’epidemia”, dichiara. Dopo molti sforzi, l’Ordine era riuscito anche ad aprire un canale di dialogo con la Regione, “peccato però che dallo scoppio dell’emergenza sanitaria l’abbozzo di dialogo si è trasformato in un silenzio: avremmo voluto essere consultati e coinvolti prima che venissero prese certe decisioni, convinti come siamo di possedere le competenze tecniche e specialistiche per affiancare l’istituzione regionale, purtroppo l’arrivo del virus ha stoppato tutto e ci siamo trovati ad accettare decisioni prese in maniera aprioristica. Certamente continueremo a far sentire la nostra voce, come pure ogni medico ha il diritto di esprimersi in base a competenze professionali ed evidenze scientifiche”. 

Rocco non ha dubbi sulla sfida che dovrà assumere chi gli succederà: “Il mio epigono avrà il delicato compito di ricostruire, forse anche imporre, l’ascolto dell’Ente per formalizzare accordi e rimettere mano all’assetto organizzativo della medicina di base: sicuramente si troverà a gestire grandi responsabilità in questa ‘fase 2’ della pandemia che sta mettendo in forse la tenuta generale del sistema sanitario costretto a revisioni radicali delle priorità”. Saranno mesi i prossimi in cui “sarà necessario continuare a rivolgere anche appelli alla popolazione e in cui isolare e condannare con forza atteggiamenti e comportamenti antiscientifici quali quelli di complottisti e negazionisti che espongono a seri rischi se stessi e il prossimo, come pure isolare chi tenta di scontrarsi con i medici”.

Fondamentale – secondo Rocco – sarà “assicurare le cure ad alto livello a tutti, garantendo i servizi migliori ai cittadini, evitando pericolose derive di discriminazione fra chi è anziano e chi è giovane, fra chi è sano e chi ha patologie pregresse. Tutti hanno diritto a ricevere cure e terapie adeguate perché il diritto alla salute è universale e non condizionato”. Un pensiero, in queste settimane drammatiche, è rivolto al personale sanitario che, richiamato in servizio dalla pensione anche in Friuli, si mette a disposizione per lavorare nell’emergenza: “Chi accetta dimostra di essere eroico: si tratta di medici e infermieri non certo giovani, quindi rischiano più di altri di morire a causa del Covid, come già è successo nella prima ondata e come sta ricapitando adesso”. 

Nell’elenco dei risultati ottenuti durante i nove anni di Presidenza, il dottor Rocco ricorda, fra i molti, la qualifica dell’Ordine quale provider del sistema di formazione continua e di educazione continua in medicina della Regione FVG; il ruolo di Ordine che per primo ha sottoscritto la convezione con il liceo Copernico di Udine per l’attivazione del progetto di biologia con curvatura biomedica in collaborazione con il Miur e la Federazione nazionale degli Ordini dei Medici: “Progetto giunto al terzo anno e sostenuto con convinzione anche dal segretario dott. Mario Da Porto anche lui uscente e non ricandidato che ringrazio pubblicamente per il prezioso lavoro svolto”. E’ nata la Commissione di formazione per i Giovani Medici con consigli pratici ed indicazioni che l’Università non fornisce; hanno visto la luce numerosi eventi di formazione, spesso in stretta collaborazione con il Presidente della Commissione Albo Odontoiatri Giovanni Braga, incentrati sulla corretta comunicazione fra medico e pazienti, sull’alleanza terapeutica e sulla denuncia di fake news che minano l’impianto scientifico della medicina ed espongono a gravi conseguenze anche i cittadini prede facili di ricette miracolose o di trattamenti ‘magici’ privi di qualsiasi fondamento.  Inoltre, l’Ordine ha stretto una partnership con l’Ateneo di Udine per i corsi di formazione rivolti a medici tutor. “Personalmente mi sono sempre battuto – spiega – per una medicina dal volto umano, dialogante e competente. In nome della serietà della medicina e della sua difesa”.