A Redipuglia l’omaggio agli oltre 100.000 soldati caduti nella Grande Guerra
La presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati, ha espresso a mani giunte il ringraziamento del Paese alle Forze Armate. Questa mattina, al termine di una cerimonia solenne al Sacrario militare di Redipuglia, Casellati ha salutato a uno a uno i rappresentati delle forze armate e delle forze dell’ordine in rassegna, chinando il capo in segno di deferenza.
Un gesto altamente simbolico compiuto durante la rassegna finale, anche in relazione al grande sforzo garantito nell’emergenza sanitaria.
La cerimonia, che celebra l’unità nazionale, si è svolta senza la partecipazione del pubblico nel rispetto del Dpcm.
Commovente il suono del silenzio in ricordo delle vittime di tutti i conflitti.
“Siamo qui per celebrare le Forze Armate, grande esempio per noi cittadini, perché sempre a disposizione di tutti, aiuto senza sosta e caratterizzato da grande professionalità – ha affermato Casellati -. La giornata dell’Unità nazionale costituisce un richiamo a quella coesione e a quella collaborazione necessarie proprio in un momento straordinario come quello che stiamo vivendo”.
“Il Paese oggi ci chiede una forte collaborazione condivisa. Ieri ho parlato con il presidente Sergio Mattarella – ha aggiunto la presidente del Senato – e l’invito a dare al Parlamento quella centralità prevista dalla Costituzione è un invito che, per la verità, vado facendo da otto mesi, chiedendo al Governo di considerare che il Parlamento è il primo interlocutore per tutto quello che riguarda decisioni e provvedimenti. Credo che ci sia la comune disponibilità a dare una mano, ciascuno nel proprio ruolo e per la propria funzione, a collaborare partecipando al procedimento decisionale”.
Il Sacrario militare di Redipuglia è un cimitero militare monumentale che contiene le spoglie di oltre 100 mila soldati italiani caduti durante la Prima guerra mondiale, fulcro di un parco commemorativo di oltre 100 ettari che lo rendono il più grande sacrario militare d’Italia e più grandi al mondo.
CALLARI “Questa giornata assume oggi un significato particolarmente importante, perché nel celebrare l’Unità nazionale e le nostre Forze Armate dobbiamo trovare lo slancio per stringerci attorno al valore di Patria, avendo la consapevolezza che solo uniti potremo superare le difficoltà dovute alla pandemia”.
Lo ha detto oggi a Fogliano Redipuglia l’assessore regionale al Patrimonio del Friuli Venezia Giulia, Sebastiano Callari. Come ha sottolineato l’assessore, ricordando l’alto significato della cerimonia, i problemi che stiamo attraversando chiedono a tutti un sacrificio quotidiano. A questo, però, si sommano le complicazioni legate all’ultimo Dpcm, la cui interpretazione “non appare sufficientemente chiara”.
“Inoltre – ha detto ancora Callari – nella nostra regione dobbiamo confrontarci anche con il problema dei flussi di immigrati clandestini che attraversano il confine con la Slovenia e della sorveglianza sanitaria che bisogna organizzare nei confronti di queste persone, a salvaguardia – ha concluso – della salute di tutti”.
FEDRIGA Grande dispiacere e forte senso di rispetto istituzionale ma al contempo la necessità di seguire da vicino le vicende legate all’emergenza epidemiologica in un momento cruciale della vita della Regione. Sono questi i sentimenti del governatore del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga espressi per la sua impossibilità a partecipare questa mattina alla cerimonia.
“Impegni concomitanti legati all’emergenza epidemiologica in corso – spiega Fedriga – mi impediscono, con grande rammarico, di essere presente ad un evento così denso di tanti significati. La nostra regione, terra di confine e scenario in passato di indimenticati eventi bellici, ha a cuore le ricorrenze come quella odierna, che si svolge in un luogo diventato simbolo e che, in quest’anno anno difficile, assume un valore ancora più importante”.
“La presenza della nostra Regione non è venuta meno con la partecipazione dell’assessore Sebastiano Callari, perchè siamo profondamente convinti del valore e del significato di questa celebrazione, che appartiene intimamente anche alla storia e ai valori di chi vive in Friuli Venezia Giulia”.
ZANIN “Da Redipuglia, un pensiero viene doverosamente rivolto a tutte quelle donne e quegli uomini impegnati sugli scenari di pace in giro per il mondo ma che, da alcuni mesi, vengono utilizzati anche sul fronte interno come aiuto alle strutture ospedaliere e civili”.
Lo ha sottolineato oggi al Sacrario militare di Redipuglia il presidente del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia Piero Mauro Zanin.
“Abbiamo schierato molti militari – ha aggiunto il presidente del Cr Fvg – a supporto del sistema sanitario nazionale. A loro va il ringraziamento della nostra comunità regionale, perché le Forze armate costituiscono anche un presidio della democrazia a tutela della libertà individuale di ogni cittadino di questa Regione e di questo Paese”.