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L’arredo FVG perde nel 1° semestre 100 milioni sui mercati di Regno Unito, Germania e Francia

Il Legno Arredo Fvg perde 100 milioni nel primo semestre 2020 nei suoi tre mercati di riferimento per l’export: Francia, Germania e Inghilterra. Per la prima volta il Regno Unito scende dal primo al secondo posto nella classifica dei mercati, superato dalla Francia. Ben 180 milioni, in totale, andati in fumo sui mercati globali fino alla riapertura delle imprese, che in estate hanno cercato di rialzare il tiro grazie al dinamismo del mercato interno e quello residenziale estero (questi ultimi hanno dato buoni segnali nei mesi successivi).

Carlo Piemonte

Mentre il settore del Mobile è stato fortemente penalizzato dal lockdown, ha invece tenuto il Legno, seppur di dimensioni notevolmente minori (anche in considerazione delle dinamiche commerciali legate ai codici Ateco che consentivano a tali attività di rimanere aperte). Tra i primi dieci mercati del Mobile, nel primo semestre dell’anno solo la Russa è cresciuta del 4%, gli altri sono tutti negativi e a doppia cifra: –39% UK, Spagna -32%, mentre i mercati forti registrano tutti oltre -20% (dati Istat).

Franco Di Fonzo

Urgono azioni immediate per l’attuazione di un piano sviluppo internazionale – commenta il direttore del Custer Arredo Carlo Piemonte -. Perdere quote di mercato è un danno che si riversa su tutto il territorio. La manifattura infatti garantisce benessere e posti di lavoro, che sono poi le famiglie che alimentano i consumi regionali. I 180 milioni persi nel primo semestre saranno una sfida ad ostacoli da recuperare. L’arredo del Fvg esporta in 150 paesi e riposizionarsi, soprattutto per i settori contract e alberghiero che hanno fortemente sofferto, richiederà un lavoro intenso”.  

Da questa consapevolezza si partirà per diventare più forti: “Il sistema legno arredo si è compattato diventando un sistema coeso – dichiara il presidente del Cluster Franco di Fonzo -, tanto da definire un piano di sviluppo unitario per la crescita del comparto, che vede nello sviluppo sostenibile e nella presenza sui mercati internazionali due pilastri su cui lavorare in futuro. Un “Master Plan” condiviso con tutti gli stakeholder e in grado di dare prospettiva al comparto, ai territori e alle oltre 20mila famiglie che si sostengono grazie al dinamismo del settore legno arredo”.