Una nuova proposta di legge per ridare onore agli alpini fucilati a Cercivento
È successo più di cent’anni fa, ma adesso c’è fretta: bisogna approvare al più presto una legge che restituisca l’onore ai quattro alpini fucilati ingiustamente a Cercivento.
A chiederlo è tutta la comunità friulana e ora c’è un nuovo strumento per arrivare all’obiettivo: alla Camera infatti sta per essere presentata un’altra proposta di legge sulla riabilitazione, firmata dal deputato Renzo Tondo e dagli altri parlamentari regionali del Centrodestra, che si affianca al testo già depositato in Senato.
Di questa battaglia di civiltà si è parlato a lungo oggi durante l’incontro con la stampa organizzato e condotto dal presidente del Consiglio regionale, Piero Mauro Zanin, al quale hanno partecipato lo stesso Tondo, l’altra parlamentare carnica Aurelia Bubisutti e Franco Corleone, ex sottosegretario alla Giustizia.
“I quattro alpini – così il presidente Zanin ha ricordato la tragedia che avvenne nel giugno del 1916, durante la Prima Guerra Mondiale – rifiutarono quell’ordine perché erano del posto e sapevano che quell’assalto dal punto di vista militare non aveva alcun senso. Chi ha voluto punirli ha invece fatto valere l’autorità, ha imposto il suo ruolo senza pensare al bene comune”.
“Rispetto a quell’ingiusta esecuzione – ha proseguito Zanin – si è sviluppata negli ultimi vent’anni una coscienza comune, ma ora serve un riconoscimento ufficiale perché le istituzioni parlano attraverso gli atti. Per questo motivo il Consiglio regionale ha già approvato nei mesi scorsi un ordine del giorno unanime, firmato da tutti i gruppi politici, per la restituzione dell’onore ai quattro fucilati”.
È toccato poi a Renzo Tondo spiegare la proposta di legge che porta la sua firma. “Una norma – ha detto il parlamentare – che è un messaggio di pace contro l’insensatezza della guerra: quei militari rifiutarono di eseguire un ordine perché era nefasto e ingiusto. Io spero che si possa arrivare al più presto a una legge che passi all’unanimità, e come componente della Commissione difesa della Camera farò tutto il possibile per accelerare l’iter”.
Sulla stessa linea la deputata carnica Aurelia Bubisutti, che ha parlato della necessità di una “revisione di quel che accadde durante le due guerre mondiali, togliendo quella patina di ipocrisia che spesso finisce anche sui libri di storia. E lo Stato, in questo caso, deve ammettere di aver sbagliato: non sarebbe un segno di debolezza”.
Ringraziato esplicitamente da Zanin e Tondo per il suo impegno da “carnico acquisito” sulla vicenda Cercivento, l’ex sottosegretario alla Giustizia e a lungo parlamentare, Franco Corleone, ha posto l’accento sull’ampiezza e trasversalità del fronte politico che si batte per la riabilitazione dei fucilati. “Questa è un’occasione straordinaria – ha detto – per restituire l’onore a una Carnia che ha pagato un prezzo molto alto durante le due guerre, ma anche negli anni delle servitù militari. In altri Paesi – ha ricordato – sono stati i presidenti della Repubblica a intervenire, mentre da noi deve farlo il Parlamento, per onorare anche le altre 746 vittime dei tribunali militari”.
Corleone ha poi proposto un’iniziativa pubblica da realizzare il 24 dicembre proprio a Cercivento, dove avvenne il dramma. Idea subito accolta dall’ex sindaco del Comune carnico, Luca Boschetti, presente alla conferenza stampa assieme ai capigruppo regionali Mauro Di Bert (Progetto Fvg/Ar) e Massimo Moretuzzo (Patto per l’autonomia).