Bordano, consegnato a Suor Fides il premio “Nadal Furlan”
Neppure il Sars Cov-2, ma non da meno freddo, vento e pioggia di questi giorni fermano le assegnazioni del premio Nadal Furlan, istituito nel 1979 per dare un riconoscimento a coloro che hanno contribuito a onorare la nostra regione distinguendosi per impegno umanitario piuttosto che artistico, comunque ispirato ai valori cristiani e a servizio della comunità, in particolare friulana.
Quattro i vincitori dell’edizione 2020, organizzata come sempre dal Circolo culturale Laurenziano di Buja con il patrocinio della Regione, del Comune di Udine e dell’Arcidiocesi udinese; si tratta di monsignor Diego Causero, suor Fides (al secolo Jolanda Bertoldi), il professor Giuseppe Bergamini e lo scrittore Paolo Maurensig.
Oggi, nella chiesa di quella che da maggio ’76 è la sua Bordano, la premiata è stata suor Fides, per il suo impegno durante il terremoto e soprattutto nel duro periodo della ricostruzione, quando essere ancora saldi nella fede era difficile come avere la casa intatta. E per quelle parole piene di speranza che, oggi come allora, ha per coloro che hanno bisogno di conforto.
“Qui si celebrano i valori della solidarietà e di quel Friuli cristiano che è nelle nostre origini e che ha permesso alla nostra terra di saper superare tantissime prove, sempre tenendo saldi principi quali famiglia, rigore, etica. Assegnare un premio sulla base di questi valori è un lascito importante di insegnamento alle nuove generazioni”, ha avuto modo di affermare il presidente Piero Mauro Zanin portando il saluto del Consiglio regionale al presidente del Circolo di Buja, Aldo Calligaro, al presidente della giuria giudicatrice, Maurizio Piemonte, e all’amministrazione comunale di Bordano intervenuta all’evento.
Il suo pensiero è poi andato al sisma del ’76 e alle sue 990 vittime: “A oggi la pandemia da Covid-19 ha causato oltre mille morti in Friuli Venezia Giulia, più di quelli del terremoto, e tutti sappiamo che sono soprattutto persone anziane. Ciò significa che un’intera generazione di testimoni, di custodi di una tradizione e di una civiltà friulana che avevamo, sono andati perduti. Allora il significato del premio a suor Fides ha il sapore anche di un messaggio di solidarietà per il futuro”.
“Noi che ci eravamo abituati a vivere all’insegna del consumismo, questa pandemia forse ci sta aiutando a riscoprire altro – ha aggiunto Zanin -, ciò che eravamo, quando essere parte di un piccolo paese era far parte di una unica famiglia. Noi abbiamo una memoria a cui guardare, così come alle cose semplici che ci hanno formati, per trovare l’energia per superare le grandi situazioni difficili di oggi; dalle piccole cose ricavare un grande sentimento di solidarietà come quello che ci ha caratterizzati durante il sisma del ’76”.