Bubisutti (Lega): «Black-out in montagna, E-Distribuzione ritorni sul territorio»
“L’ennesima dimostrazione di quanti disagi provochi alla popolazione la chiusura dei presìdi territoriali in montagna. Una vergogna!”. Non usa mezzi termini la deputata della Lega Aurelia Bubisutti nel denunciare i blackout energetici che la montagna friulana sta patendo dal pomeriggio di ieri a seguito della nevicata che ha interessato il Friuli Venezia Giulia.
“L’evento meteorologico avverso è nell’ordine delle cose in periodo invernale, anzi nel passato ci sono state nevicate ben più abbondanti – ricorda Bubisutti – eppure ancora una volta le linee elettriche di alta e media tensione che alimentano le utenze di Carnia e Val Canale-Canal del Ferro non hanno retto con alberi piegati sui tralicci della rete ed interruzioni di energia che si stanno protraendo in molti comuni da oltre 24 ore per migliaia di famiglie ed imprese interessate. Non è accettabile nel 2020”.
“Già nell’aprile nel 2019 avevo richiesto a E-distribuzione un impegno per il mantenimento sul territorio di una unità operativa a Tolmezzo come è sempre stato nel tempo – continua Bubisutti -. I vertici di Enel mi avevano assicurato che sarebbe stato garantito il servizio adeguato all’intero territorio montano sostenendo che avrebbero aumentato le unità operative. Eppure si è andati avanti con la riorganizzazione delle sedi che ha portato ad accentrare a Gemona del Friuli le squadre prima presenti nel capoluogo carnico, così come a Tarcento. Passato un anno abbiamo di nuovo gli stessi problemi con la corsa contro il tempo per far partire da Padova i gruppi elettrogeni da smistare poi tra le vallate carniche. Tempi che si dilatano, disagi che aumentano. Da anni stanno tagliando i presìdi e le squadre di manutenzione sul territorio, in alcuni casi esternalizzando”.
“E non è servito nemmeno lo sciopero delle scorse settimane del personale E-Distribizione di Udine che ha reclamato non aumenti di stipendi né nuovi contratti bensì nuove assunzioni di colleghi dopo una riduzione di organico del 40% negli ultimi 10 anni – prosegue la deputata carnica -. Ci vuole del resto tempo per preparare tecnici a cui poi si chiede di andare a risolvere i problemi di anni di mancata manutenzione per vetustà o emergenze come queste. Chiederò a questo punto a gran forze con una nuova interrogazione parlamentare ai ministri competenti di ripristinare al più presto le unità operative in montagna, andando allo stesso tempo ad integrare gli organici”.