Trovate in casa pistola, manette e divisa dei Carabinieri, denunciato anche per spaccio
Durante le festività natalizie la Polizia Locale dell’UTI della Carnia (divenuta Comunità di montagna della Carnia dal 1 gennaio 2021) ha deferito all’autorità giudiziaria un uomo italiano di trentasette anni, residente nel comune di Cassacco, già noto alle forze dell’ordine per vari precedenti penali, trovato in possesso di sostanza stupefacente e materiale in uso a corpi di polizia.
La vicenda ha avuto avvio a seguito di un controllo stradale in comune di Rigolato, durante il quale gli operatori della Locale avevano fermato e sottoposto a controllo un uomo trovato in possesso di alcuni grammi di sostanza stupefacente; messo alle strette, l’uomo ha riferito di esserne un mero utilizzatore e ha fornito il nome del presunto spacciatore.
Su delega dell’autorità giudiziaria, supportati dall’unità cinofila del Distretto di Polizia Locale Veneto Est e dagli uomini del servizio associato di polizia locale di Tarcento-Magnano e Cassacco, gli agenti locali coordinati dal Vice Comandante Massimo Pascottini, hanno effettuato la perquisizione nell’abitazione del pregiudicato, rinvenendo altra sostanza stupefacente, della stessa tipologia reperita in capo all’utilizzatore e sequestrando telefonini e personal computer utili a ricostruire la filiera di spaccio.
Durante le attività di ricerca, è stata sottoposta a sequestro anche una pianta denominata peyote (un piccolo cactus che cresce in modo spontaneo nella zona del sud-ovest del Texas e del Messico) che contiene una sostanza chimica chiamata mescalina in grado di provocare allucinazioni visive e uditorie, veri e propri effetti allucinogeni del tutto simili a quelli della LSD.
Le attività di ricerca sono proseguite anche nel Tarcentino, dove la persona aveva la disponibilità di un’ulteriore abitazione.
Qui, oltre al recupero di ulteriore sostanza, gli inquirenti hanno ritrovato: un indumento facente parte della divisa operativa dei Carabinieri, di colore nero con segno distintivo ricamato in rosso; manette munite di chiavi, del tutto simili a quelle in uso alle Forze di Polizia; una pistola nascosta all’interno di una intercapedine facente parte della struttura portante dell’abitazione.
Considerato che l’indagato non riusciva a dare una giustificazione plausibile circa l’illecita detenzione di tali oggetti – del tutto simili a quelli in uso a Forze di Polizia e che, di fatto, ne simulano la funzione – è stato denunciato per la violazione dell’art. 497 Ter del Codice Penale oltre a quello dell’art. 73 del DPR 309/1990 t.u. in materia di stupefacenti per cessione e detenzione di sostanza stupefacente, con finalità di spaccio.