Il bilancio dell’Arma dei Carabinieri in Friuli: calano i reati ma ci sono più arrestati
L’anno appena conclusosi, anche per le problematiche legate all’emergenza epidemiologica da Covid-19, ha rappresentato una sfida alla quale i Carabinieri di questa provincia hanno saputo rispondere con rinnovato e generoso impegno.
L’impegno delle Stazioni Carabinieri dislocate su tutto il territorio provinciale ha consentito di esprimere pattuglie per circa 350.000 ore di servizio con l’impiego complessivo di circa 75.000 militari. Nel corso di questi servizi sono state controllate oltre 138.000 persone e 70.000 veicoli.
Nel 2020 sono state trasferite, dal numero unico di emergenza 112 alle nostre Centrali Operative, ben 25.744 segnalazioni e 16.770 richieste di intervento, alle quali le pattuglie dei Carabinieri hanno saputo dare immediata risposta. In dettaglio, tra questi, sono stati 1.902 gli interventi per liti in famiglia, 1.149 quelli per incidenti stradali, 1.110 soccorso a persone in difficoltà e 1.138 per disturbo alle persone.
L’Arma udinese, inoltre, ha contribuito alle attività di controllo sull’osservanza delle norme anti contagio da Covid-19 impiegando 7.370 pattuglie, integrate nel dispositivo provinciale con le altre Forze di Polizia.
Anche sul fronte dell’immigrazione clandestina, il 2020 ha fatto registrare un significativo ed inatteso incremento dei flussi migratori dalla vicina Slovenia: complessivamente, l’Arma ha rintracciato ben 741, cooperando con le altre Forze di Polizia alla vigilanza delle strutture destinate alla accoglienza dei migranti, sottoposti a quarantena sanitaria.
Sul fronte della criminalità, il 2020 ha visto una generale flessione del numero dei reati consumati, in parte legata anche alle limitazioni agli spostamenti decise per contrastare l’emergenza sanitaria. Infatti, se nel 2019 i reati complessivamente denunciati all’Arma erano stati 14.306, nel 2020 il numero complessivo si è attestato a 10.787. In particolare, i furti denunciati, nel 2020, sono stati 4.020 a fronte dei 6.567 denunciati nel 2019, con una flessione di oltre il 38%. In forte calo anche le rapine, che se nel 2019 sono state 89, nel 2020 si sono fermate a 68. In linea con l’anno precedente, invece, le truffe ed i reati informatici, denuncianti in 2.161 casi.
L’attività di contrasto ha fatto registrare il deciso incremento del numero degli arresti (333) e un numero persone deferite in stato di libertà (3.222), io linea con l’anno precedente.
Nella lotta contro i reati in materia di stupefacenti, l’attività dell’Arma si è concretizzata con l’arresto di 42 persone, il deferimento in stato di libertà di altre 160 e la segnalazione alla Prefettura quali assuntori di ulteriori 83 ed il sequestro di consistenti quantitativi di stupefacente. Significativa l’articolata attività investigativa condotta nel febbraio 2020, in borgo stazione, dai militari della Compagnia di Udine che hanno proceduto all’arresto di una coppia italo – pakistana colta in flagranza di spaccio di stupefacente e trovata in possesso di 50 dosi di cocaina ed 8000 euro in contanti provento del reato. L’attività di monitoraggio telefonico, di osservazione e pedinamento aveva consentito di documentare che, nel periodo novembre 2019 – febbraio 2020, la coppia aveva effettuato 165 cessioni di stupefacente per corrispondenti 234 dosi di cocaina.
Tra gli episodi di maggior rilievo, è da ricordare l’omicidio si un cittadino afghano avvenuto il 6 giugno 2020 nel Comune di Mortegliano e l’operosità dei Carabinieri che in poche ore hanno saputo ricostruire l’intero episodio ed identificare ed assicurare alla giustizia sia l’omicida, un nostro connazionale, sia il suo correo straniero.
Il 2020 è stato un anno denso di impegni in un momento difficile della storia del nostro Paese e l’Arma dei Carabinieri, i Carabinieri di questa provincia, hanno saputo e sapranno affrontare ogni situazione per essere, ancora una volta, al fianco degli abitanti della provincia udinese.