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Con un documento i sindaci del Collinare chiedono chiarimenti sugli aspetti sociosanitari

“Stipulare un patto di collaborazione leale tra la Regione e i sindaci, che tenga conto da un lato delle specifiche esigenze del territorio e dall’altro della complessità del sistema. Il metodo avviato dalla Comunità Collinare attraverso il documento unitario presentato in assemblea va in questa giusta direzione”.
È quello che ha proposto il vicegovernatore con delega alla salute Riccardo Riccardi nel corso di un incontro svoltosi a Colloredo di Monte Albano con l’Assemblea dei sindaci dei comuni appartenenti all’ambito territoriale Collinare, al quale era presente anche il direttore generale dell’Azienda Sanitaria Universitaria Friuli Centrale (Asufc) Massimo Braganti.

In apertura dell’incontro è stato letto un documento unitario redatto dai 15 sindaci dell’ambito in cui si sono chieste delucidazioni su alcuni aspetti sociosanitari di quest’area friulana, che vede l’ospedale di San Daniele quale baricentro di un territorio che conta circa 53 mila abitanti.
Nell’illustrazione compiuta dal direttore generale, questi ha fornito alcune spiegazioni alle richieste avanzate dai primi cittadini nel documento unitario. Tra queste Braganti ha evidenziato la necessità di rendere nel minor tempo possibile “pulito” l’ospedale di San Daniele – ora nosocomio Covid – per poter riprendere la normale operatività di alcuni reparti ed interventi chirurgici. Inoltre altro obiettivo della direzione generale sarà quello di confermare quel nosocomio quale punto di riferimento per aumentare il livello di professionalità degli operatori facendolo diventare, di conseguenza molto più “attrattivo”.
Dal canto suo il vicegovernatore ha posto in evidenza le necessità di un rispetto dei ruoli istituzionali delle parti, nell’ottica di una leale collaborazione tra Regione e territorio. “Il sindaco – ha detto Riccardi – ha il giusto ruolo di sentinella del territorio, che deve dare una risposta di qualità alla salute dei suoi cittadini con coerenza della domanda e sostenibilità di ciò che viene chiesto. Tutto ciò va però inserito in un contesto in cui, sulla sanità pubblica, la Regione ha un ruolo concorrente rispetto alle direttive che vengono fornite a livello nazionale, con limitati spazi di manovra”.
Facendo poi riferimento al documento sottoscritto in maniera unitaria dai 15 sindaci dell’ambito, il vicegovernatore ha rivolto parole di apprezzamento per la modalità utilizzata dalle amministrazioni comunali, chiedendo loro di costruire assieme un patto di lealtà. “Così facendo – ha detto Riccardi – ci si sta muovendo nella giusta direzione, sottoponendo all’attenzione della Regione delle specificità che troveranno risposta negli indirizzi della direzione generale. Ciò su cui non c’è alcun dubbio – ha concluso Riccardi – è la funzione ‘spoke’ dell’ospedale di San Daniele all’interno della rete sanitaria regionale, struttura al cui interno ci sono competenze di grande rilievo che permettono di dare una sua identità alla struttura”.