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Cïtira, bünkula, sope, bujarnik, babaci e te lipe bile maškire: ecco il Carnevale resiano

Il Carnevale è una festa antichissima, nata con l’uomo e con la sua voglia di celebrare la vita e il passaggio dall’inverno alla primavera. Ogni anno anche il Friuli Venezia Giulia si è colorato di coriandoli e sfilate di carri allegorici, ma è nella memoria della tavola e nelle tradizioni popolari che si può continuare a scoprire la vera essenza del Carnevale.

IL CONTEST FOTOGRAFICO

Il Friuli Venezia Giulia con la sua Strada del Vino e dei Sapori ha raccolto lo spunto della Federazione Italiana delle Strade del Vino e dell’Olio per fare un viaggio tra i dolci del Carnevale italiani, sostenere i piccoli produttori e gli artigiani, ricordare la bellezza e la forza del nostro Paese attraverso il racconto di cultura, storia, tradizioni, enogastronomia. La Federazione ha lanciato il contest “A carnevale ogni frittella vale” a cui possono partecipare artigiani pasticceri, fornai, panificatori, ma anche semplici appassionati: dal 9 al 16 febbraio si può inviare una o più foto di una di queste tipicità accompagnate da un testo che descriva il nome del dolce rappresentato, gli ingredienti principali e un racconto che descriva il legame con il carnevale e il territorio di cui è espressione.

Foto di Ulderica Da Pozzo

Tutte le informazioni sul contest, modulistica e modalità di partecipazione sono disponibili CLICCANDO QUI. Al termine del contest una giuria nominata dalla Federazione valuterà i lavori pervenuti e deciderà di premiare le foto e i racconti più rappresentativi per ogni categoria in gara, tenendo conto anche del gradimento che i materiali avranno sui canali sociali. I vincitori di ogni categoria saranno annunciati il 19 marzo e riceveranno in premio esperienze, attività o prodotti, offerti dalle Strade del Vino dell’Olio e dei Sapori d’Italia.

In Friuli Venezia Giulia gli spunti non mancano: salendo tra le montagne regionali di Alpi e Prealpi e facendo un percorso a ritroso fino alla costiera di Trieste si incontrano isole culturali e linguistiche che presentano i festeggiamenti e i dolci carnevaleschi più originali del Friuli Venezia Giulia.

Un tempo isolata tra i Monti Musi a sud e l’imponente massiccio del Canin a est e a nord, Resia ha una tradizione legata al Carnevale (Püst) molto importante, il cui elemento fondamentale è rappresentato dalla danza eseguita con i tipici strumenti musicali resiani, la cïtira (violino) e la bünkula (violoncello). Le maschere tradizionali del Carnevale resiano sono di due tipi: te lipe bile maškire, le belle maschere bianche, con cappello alto adorno di fiori di carta colorata e piccoli sonagli e i babaci/kukaci, le maschere brutte. Durante il Püst resiano i protagonisti diventano due dolci molto particolari: la sope e il bujarnik, quest’ultimo annoverato tra i prodotti agroalimentari tipici del Friuli Venezia Giulia. La sope è una frittella che in passato, essendo un piatto sostanzioso, era preparata per le puerpere. Si prepara con fette di pane bianco a filone e una pastella con uova farina, liquore, zucchero e sale. Il bujarnik rappresenta una vera istituzione nella vallata ed è proposto in due versioni: quella per il giorno dei morti (una pagnotta avvolta in foglie di verza e cotta al forno a legna) e la versione carnevalesca, un impasto composto di farina di mais e frumento, uova, zucchero, panna, mele e/o pere, fichi secchi, uva sultanina, frutta secca, lievito, semi di finocchio selvatico, cannella o carrube che viene semplicemente sparso sulla piastra del forno di cui assume la forma.

(foto di copertina di Virna Di Lenardo)