Navigator verso la scadenza, servono garanzie per il loro futuro anche in FVG
A tre mesi dal termine del percorso lavorativo dei Navigator, e in occasione della giornata nazionale di mobilitazione indetta per oggi a livello nazionale, le segreterie regionali dei sindacati Cgil e Uil che rappresentano i lavoratori precari e in somministrazione chiedono di garantire continuità occupazionale e di valorizzare questa figura professionale, introdotta per la gestione del reddito di cittadinanza. Un tema, questo, già discusso anche con l’assessore regionale al lavoro Alessia Rosolen, nel corso di un confronto preliminare dedicato ai navigator e ad altri temi discussi nella conferenza Stato-Regioni del 26 Gennaio.
Partiti già in sotto organico rispetto ai 46 previsti, ad oggi gli operatori attivi presso i Centri per l’impiego sul territorio regionale sono 26, viste la mancata sostituzione da parte di Anpal Servizi dei lavoratori usciti in corso d’opera. I centri per l’impiego in Friuli Venezia Giulia hanno affidato ai navigator la gestione pressoché totale dei beneficiari del Reddito di Cittadinanza, che nel 2020 sono stati oltre 26mila. Scelte tramite selezione pubblica, le figure assunte da Anpal Servizi possiedono lauree in discipline chiave per operare nel mercato del lavoro e hanno affrontato un lungo percorso formativo e di aggiornamento, costruito sia attraverso appositi corsi di formazione, sia sul campo, in affiancamento agli operatori dei Centri per l’Impiego.
IL LAVORO DEI NAVIGATOR
L’assistenza fornita da questi professionisti ha riguardato tutte le politiche attive legate al reddito di cittadinanza: stipula del Patto per il Lavoro, supporto nella creazione del curriculum vitae e incrocio domanda-offerta attraverso la banca dati regionale, segnalazione delle offerte di lavoro e supporto alla candidatura, analisi dei bisogni formativi e definizione di percorsi individuali condivisi con il beneficiario. Per quanto possibile e con i limiti dettati dall’emergenza sanitaria, i Navigator hanno continuato senza interruzioni il proprio lavoro.
Partiti in ritardo rispetto alla data di erogazione del reddito, i Navigator hanno costruito in breve tempo importanti relazioni con i beneficiari, anche tramite il raccordo con i diversi servizi presenti sul territorio, necessario per poter rispondere ai bisogni multi-dimensionali espressi dall’utenza. I percettori del reddito di cittadinanza costituiscono infatti una tra le fasce più fragili seguite dai centri per l’impiego, riportando problematiche che ne rendono complessa l’occupabilità.
L’attuale incertezza sul futuro di queste figure rischia di interrompere un percorso che ha richiesto tempo e risorse, compromettendo i risultati raggiunti e danneggiando le persone coinvolte. A rischio anche l’attività svolte in collaborazione con le aziende del territorio. In affiancamento al Servizio Imprese del Friuli Venezia Giulia è stata infatti avviata la mappatura delle opportunità occupazionali, consentendo di rilevare i bisogni occupazionali espressi dalle imprese, sia di avvicinare le stesse ai servizi offerti dalla Regione.
NON ABBANDONARE I LAVORATORI
In conclusione Nidil Cgil e Uiltemp chiedono di non lasciare a loro stessi i navigator e non disperdere la loro professionalità, sia per valorizzare le altissime competenze acquisite, sia per consentire loro di continuare a fornire quel supporto alle politiche attive necessario anche alla luce della difficilissima fase attraversata dall’economia e dal mercato del lavoro nel Paese e nella nostra regione.