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La Regione FVG sostiene i giovani con incentivi e misure fiscali in vista della ripartenza

“L’impegno della Regione Friuli Venezia Giulia per la ripartenza guarda lontano e tiene conto di due elementi: il contributo che le partite Iva e le categorie professionali imprimono all’economia e la necessità di sostenere i giovani, ovvero coloro a cui l’Europa ha guardato per il piano Next Generation Eu”.
Lo ha detto l’assessore alle Finanze del Friuli Venezia Giulia, Barbara Zilli, intervenendo ad un webinar organizzato dall’Unione nazionale giovani dottori commercialisti ed esperti contabili incentrato sulle politiche fiscali e sui contenuti del Decreto legge “Sostegni” dedicati alle nuove generazioni.
“Fin dal 2012 il Friuli Venezia Giulia contribuisce all’imprenditorialità giovanile fornendo importanti dotazioni finanziarie per l’avvio dell’attività, ad esempio per l’acquisto di attrezzature, ma anche sostenendo i costi della formazione sia in Italia sia all’estero, per un periodo di tre anni dall’avvio dell’impresa. Questa Giunta ha poi definito, fin dal 2018, ancor prima della pandemia, un pacchetto di misure sull’Irap che è stata azzerata per tutte le nuove attività imprenditoriali per tre anni e per quelle avviate in zone di svantaggio socio-economico, così come per chi assume personale che rientri tra le categorie vittime delle crisi aziendali. Inoltre, le imprese del Friuli Venezia Giulia hanno potuto posticipare l’acconto di fine novembre, andando direttamente al saldo del 31 giugno di quest’anno”.
Quanto alle misure anti crisi, Zilli ha ricordato come la Regione abbia messo in campo in un anno oltre 80 milioni di euro di ristori a fondo perduto per le attività economiche, attivando anche tutti i fondi di rotazione a favore delle imprese e elaborando un piano di investimenti da 354 milioni di euro per il triennio 21-24. “È uno sforzo che ha grande impatto sul bilancio pubblico regionale, ma siamo convinti che possa creare un effetto volano importantissimo che potremo misurare al termine della pandemia”. Soffermandosi sui temi specifici relativi al Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), l’assessore ha quindi richiamato il contributo di progettualità che per il Friuli Venezia Giulia vale oltre 13 miliardi di euro: “si tratta di progetti che riflettono la mappatura del fabbisogno di una piccola regione che ha il pregio di stare nel cuore dell’Europa e al centro di assi strategici del sistema Paese”. Zilli ha quindi richiamato l’attenzione sulla necessità di semplificazione fiscale, sburocratizzazione e alleggerimento delle pratiche amministrative: “l’obiettivo finale dovrebbe essere quello di un’armonizzazione fiscale e amministrativa a livello europeo”.
Inoltre, Zilli ha sottolineato come la programmazione comunitaria del Friuli Venezia Giulia si sia concentrata nella creazione di una cornice normativa per garantire il sistema della rendicontazione e abbia destinato 20 milioni di euro per favorire le progettazioni.
Infine, l’assessore ha confermato che la Regione è sensibile ad approfondire la possibilità di creare un sistema di detassazione a favore dei giovani, pur riconoscendo che “un impegno del Governo in questa direzione, dal momento che lo Stato può ricorrere anche all’indebitamento per parte corrente, potrebbe risultare maggiormente efficace alla creazione di una vera e propria spinta economica per tutto il Paese”.