Covid, procedure snelle per dare immediata liquidità alle imprese artigiane FVG
“L’attuazione della nuova legge ‘SviluppoImpresa’ prende l’avvio offrendo ulteriori strumenti di consolidamento e di crescita alle imprese artigiane attraverso l’introduzione di importanti modifiche al Testo unico sugli incentivi alle aziende, che sono state definite in stretto raccordo con le associazioni del comparto e che consentiranno di erogare contributi sulle diverse misure per complessivi 2,2 milioni di euro”.
Lo annuncia con soddisfazione l’assessore regionale alle Attività produttive, Sergio Emidio Bini (nella foto), aggiungendo che tali modifiche permetteranno alle imprese di nuova costituzione di ottenere il finanziamento delle spese derivanti dall’utilizzo di piattaforme di ‘crowfunding’ (finanziamento collettivo) e delle spese relative alla partecipazione a corsi di formazione per dipendenti e imprenditori.
Si potranno inoltre finanziare i costi per la partecipazione a mostre e fiere mediante l’utilizzo delle piattaforme web. Tali incentivi, tutti a fondo perduto, sono cumulabili con le garanzie che costituiscono aiuti di Stato.
La Giunta regionale ha infatti approvato le modifiche al Testo unico inerente il sostegno al mondo dell’artigianato, che come commenta ancora Bini “hanno l’obiettivo di dare ossigeno al tessuto delle Pmi in attesa e in vista della ripartenza”.
“Con l’articolo 27 della legge ‘SviluppoImpresa’ – aggiunge Bini – abbiamo voluto infatti dare risposte concrete e adeguate alla sempre più pressante richiesta del mondo imprenditoriale di sburocratizzare e semplificare le procedure e di accelerare la tempistica per l’erogazione degli incentivi. Il nuovo meccanismo che abbiamo introdotto – specifica l’assessore – avrà l’effetto positivo di stimolare gli investimenti privati, riducendo fortemente i tempi di risposta della pubblica amministrazione, con una più veloce iniezione di liquidità al sistema, che nella fase economica in atto è quanto mai necessaria, ma nel contempo ridurrà significativamente gli adempimenti burocratici per le imprese e per il soggetto gestore”.
“Più specificamente – conclude Bini – da quest’anno le aziende potranno presentare al Cata contestualmente la domanda di contributo e la rendicontazione delle spese sostenute, estendendo a tutti i canali finanziari del mondo dell’arte dei mestieri una buona prassi già sperimentata nei settori mostre e fiere e microimprese e che era stata accolta con favore dalle imprese artigiane.
Scendendo nel dettaglio, a partire dall’entrata in vigore delle modifiche al regolamento e fino al 31 ottobre 2021, le imprese artigiane potranno presentare le domande di contributo unitamente alla rendicontazione delle spese sostenute a decorrere dall’1 gennaio 2020 per i seguenti canali contributivi: incentivi alle imprese di nuova costruzione; finanziamenti a favore dell’artigianato artistico, tradizionale e dell’abbigliamento su misura; contributi per l’ammodernamento tecnologico; incentivi per le consulenze concernenti l’innovazione, la qualità e la certificazione dei prodotti; incentivi per la partecipazione a mostre, fiere, esposizioni e manifestazioni commerciali nazionali ed estere; incentivi per la diffusione e la promozione del commercio elettronico; contributi alle imprese artigiane di piccolissime dimensioni (articolo 60 bis della Legge regionale 12/2002).
Il contributo sarà liquidato dal Cata entro il termine massimo di 90 giorni dalla presentazione dell’istanza.