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Montagna friulana, per il Pd è necessario chiarire le politiche di sviluppo territoriale

«A fronte di dibattiti, anche recenti, e problematiche sulla situazione generale della montagna del Fvg, dai poli turistici e impianti di risalita a nuove piste e sentieri, è necessario chiarire quale strategia la Giunta regionale stia seguendo nel portare avanti le politiche per la montagna».

Lo affermano i consiglieri regionali del Pd Mariagrazia Santoro e Enzo Marsilio, che insieme ai colleghi Nicola Conficoni e Diego Moretti hanno presentato una richiesta di audizione, in 4ª commissione, dell’assessore all’Ambiente Fabio Scoccimarro, del Club Alpino Italiano del Friuli Venezia Giulia, della Società Alpina Friulana, di Legambiente Fvg e di Assorifugi Fvg, al fine di approfondire l’impatto ambientale derivante dai nuovi investimenti previsti negli impianti sciistici regionali e sulle infrastrutture viarie e di accessibilità in zona montana in fase di studio, di progettazione o per le quali quest’ultima fase si è conclusa.

«Esistono interventi sui quali è necessario ragionare, come per esempio il collegamento previsto tra l’alta Valle del Bût e l’alta Val Degano, nelle vicinanze del Rifugio Marinelli – dicono ancora Santoro e Marsilio -. In questo ragionamento è doveroso coinvolgere chi ha sempre fatto la sua parte nello sviluppo della montagna, come ad esempio il Cai, che non può essere chiamato in causa solo nel momento in cui è necessario intervenire sulla risistemazione e sulla gestione della sentieristica, che fa pur parte delle politiche per la montagna. Nel ragionamento sullo sviluppo è necessario dunque dialogare con tutti i soggetti che possono portare un utile contributo e che sono, per loro natura, garanti di un positivo approccio alla politica della montagna», concludono i due esponenti dem.