Ventiquattro bandi in 14 mesi a sostegno delle piccole e medie imprese FVG
Canali contributivi per 24 bandi, di cui 17 già aperti o in via di apertura entro l’anno e gli altri programmati per il 2022, finalizzati ad erogare incentivi alle imprese del Friuli Venezia Giulia in materia di commercio, turismo, accesso al credito, artigianato, industria.
Sono i numeri dei bandi 2021-2022 presentati dall’assessore regionale alle Attività produttive e turismo Sergio Emidio Bini nel corso di un incontro, svoltosi in presenza nella sede della Regione a Udine e in contemporanea online, che ha richiamato l’attenzione di 380 imprenditori interessati a conoscere in dettaglio le linee contributive messe a disposizione dall’Amministrazione regionale.
“È la prima volta che la Regione programma a medio termine un calendario delle misure regionali messe a disposizione delle imprese ed anche la risposta da parte degli imprenditori collegati è un segnale importantissimo mai rilevato prima” ha commentato Bini ricordando come la Direzione centrale attività produttive e l’Agenzia Lavoro e SviluppoImpresa siano giunte a questa programmazione “dopo la fase di ascolto che ha portato alla stesura della legge SviluppoImpresa, durante la quale è emersa chiaramente la necessità di una maggiore informazione sugli strumenti messi a disposizione del mondo economico e delle risorse a bilancio. Oltre a ciò le imprese e le associazioni di categoria ci hanno chiesto un unico interlocutore, che abbiamo individuato nell’Agenzia Lavoro e SviluppoImpresa, in grado di dare risposte dirette e coordinate sull’accesso alle misure”.
“Nonostante la pandemia, stiamo vivendo un momento economicamente felice perché possiamo e potremo contare nell’immediato futuro su molte risorse e molti canali di erogazione di contributi e incentivi. La dotazione attuale per le attività produttive e il turismo nella legge di Stabilità 2022 è pari a quella dello scorso anno, 107 milioni di euro, ma credo che da qui all’approvazione in Aula arriveranno altre risorse. A questa va aggiunta la Programmazione comunitaria 21-27 che assegna alle imprese del Fvg 125 milioni di euro, di cui 35 mln per la ricerca e sviluppo, 50 mln per l’economia circolare e la riduzione dei consumi energetici, 10 mln ai Confidi per le garanzie a favore delle Pmi e 30 mln per il rilancio del settore turistico”.
A questo pacchetto di risorse si aggiungono i 15,5 milioni di euro di fondi statali destinati ai ristori e suddivisi in tre canali: il sostegno alle attività economiche particolarmente colpite dall’emergenza epidemiologica (8 mln di euro da erogare entro marzo 2022), i ristori ai maestri di sci (1,35 mln entro dicembre 2021) e quelli alle imprese turistiche all’interno dei Comprensori sciistici (6,149 mln da erogare entro il prossimo marzo).
“Il Friuli Venezia Giulia è una regione in salute dal punto di vista finanziario. Ora il nostro impegno è rivolto a sfrangiare in maniera decisiva la burocrazia e i rallentamenti alle procedure per rendere le domande più semplici e accessibili interamente online” ha chiarito ancora l’assessore.
Sui bandi già aperti si sta registrando un buon andamento delle domande, anche al di sopra delle aspettative, come nel caso del nuovo canale a sostegno dei negozi di vicinato (in chiusura il 22 novembre) che in venti giorni ha ricevuto oltre 200 domande, o quello che promuove misure a sostegno dell’artigianato (in chiusura il 31 dicembre) che conta già 1.400 domande.
Le linee attualmente aperte riguardano il già citato sostegno ai negozi di vicinato e l’occupazione di spazi commerciali nei centri cittadini (fino al 30 novembre), la riqualificazione dei centri storici, frazioni e borghi (fino al 30 novembre), la valorizzazione dei Cammini Fvg (fino al 31 gennaio), l’ammodernamento degli appartamenti turistici (fino al 6 dicembre), lo sviluppo di capacità manageriali delle Pmi (fino al 20 aprile), i brevetti, marchi, know-how (fino al 15 giugno), la promozione della responsabilità sociale di impresa (fino al 30 novembre), le citate misure per l’artigianato (fino al 31 dicembre), gli incentivi all’insediamento nella misura ordinaria (fino al 25 febbraio) o per l’attrazione investimenti (fino al 31 dicembre).
Le linee di prossima apertura riguardano invece il sostegno alle micro, piccole e medie imprese del terziario e il nuovo Fondo turismo (apertura entro dicembre); il canale per le startup giovanili (09/12/21-27/01/22) e i contributi per attività promozionale turismo, mirate e dirette (15/12/21-14/01/22). A gennaio aprirà il bando ponte per gli incentivi all’insediamento con Attrazione investimenti e Ricerca e Sviluppo a valere sul Por Fesr (13/01/2022-14/03/2022); a febbraio il fondo per i Progetti di aggregazione di rete (01/02/21-01/03/22); a marzo il canale sull’Economia circolare ed efficientamento energetico (08/03/21-12/04/22).
Anche le categorie economiche hanno espresso soddisfazione per l’impostazione data ai bandi in termini di programmazione e semplificazione, come ha sottolineato il presidente di Confindustria Alto adriatico, Michelangelo Agrusti, il quale ha posto l’accento sulla straordinaria vivacità del mondo economico e produttivo regionale in tutti i suoi comparti, rilevando che i problemi attuali riguardano principalmente la mancanza di componenti industriali e di materie prime, l’inflazione in crescita e la carenza di manodopera.
Per far fronte alle esigenze del mondo imprenditoriale l’Agenzia Lavoro e SviluppoImpresa ha costituito un “Team per la ripresa” che si avvale del supporto di Cata, Catt Fvg, Confindustria Udine, Confindustria Alto Adriatico e Api Fvg. Un gruppo di lavoro che oltre a supportare le imprese nell’individuazione delle linee di contributo più interessanti per gli investimenti programmati, le accompagna nella concreta documentazione delle pratiche.
Da un’analisi effettuata infatti, su una base campionaria di più di 1.100 interviste, è risultato che nei fabbisogni delle imprese c’è proprio questa richiesta di affiancamento cui risponde il Team per la ripresa le cui attività sono in costante crescita (più 50 percento nell’ultimo trimestre). Dalla ricerca è emerso che il 41,3 per cento chiede servizi di supporto per sviluppo progetti, il 21,6 per cento disbrigo pratiche burocratiche, il 20,3 per cento servizi di assistenza per l’accesso al credito e il 10,5 per cento supporto per chiedere incentivi.