Sergo (M5s): «In Fvg 3000 occupati in più grazie al Reddito di cittadinanza»
“In Friuli Venezia Giulia ci sono tremila occupati in più rispetto al periodo pre Covid. Un dato che può sembrare incredibile solo a chi ha perso tempo a fare propaganda, affermando che il Reddito di cittadinanza non consente di reperire lavoratori, e che invece conferma la bontà dell’azione dei Governi Conte”.
Lo afferma, in una nota, il capogruppo del Movimento 5 Stelle in Consiglio regionale, Cristian Sergo (nella foto), rispetto ai dati resi noti dall’Osservatorio del mercato del lavoro.
“La sostanziale tenuta dell’occupazione dimostra quanto abbiamo sempre affermato, ovvero che il Reddito di cittadinanza, oltre ad avere contribuito a salvaguardare numerose famiglie durante la crisi pandemica, non comporta storture sul mercato del lavoro – continua Sergo -. Anzi, ha dato la possibilità a molti di stipulare un contratto grazie all’intervento dei centri per l’impiego e dei tanto bistrattati Navigator che se solo fossero nel numero previsto dalla norma e con un contratto stabile avrebbero potuto essere ancor più efficienti, al contrario delle strumentali parole di chi prevedeva e forse auspicava un fallimento della misura”. “La norma naturalmente può e deve essere migliorata e l’esperienza sul campo aiuta in questo senso, ma non è certo la causa di tutti i mali, anzi i dati confermano che può rappresentare una soluzione anche a molti altri problemi – aggiunge il capogruppo M5S -. Basti pensare che in altre regioni, i i beneficiari vengono impiegati quotidianamente nei progetti utili alla collettività, mentre in Fvg solo 15 amministrazioni comunali hanno avviato questi progetti”. “L’esempio più virtuoso riguarda il Comune di Bari dove, oltre a impiegare i percettori del Reddito sui bus per controllare il rispetto delle regole anti Covid, è stato siglato un accordo con la Procura della Repubblica per far lavorare 42 persone (di cui 28 donne) negli uffici giudiziari, sopperendo alla mancanza cronica di personale. Un modello che andrebbe preso ad esempio – conclude Sergo -, tanto più in un periodo in cui gli enti saranno particolarmente impegnati per le esigenze legate al Pnrr e in municipi dove a fare gli uscieri spesso sono i primi cittadini”.