Ecco il calendario scolastico 2022/2023 in Friuli Venezia Giulia
Su proposta dell’assessore all’Istruzione, Alessia Rosolen, è stato approvato oggi dalla Giunta del Friuli Venezia Giulia il calendario scolastico regionale 2022/2023.
Relativamente alle scuole dell’infanzia, statali e paritarie l’inizio delle lezioni viene fissato per lunedì 12 settembre 2022, con termine venerdì 30 giugno 2023. Il totale delle giornate dedicate alla didattica ammonta quindi a 223, al quale andrà sottratta la festività del Santo Patrono nel caso in cui coincida con un giorno di lezione.
Per quel che riguarda le scuole primarie, le scuole secondarie di primo grado e le scuole secondarie di secondo grado, statali e paritarie, le lezioni avranno inizio lunedì 12 settembre 2022 e termineranno sabato 10 giugno 2023, per un totale, tenuto conto dei giorni di festività nazionale e di sospensione regionale delle lezioni, di 206 giorni utili per lo svolgimento delle lezioni, ai quali andrà sottratta la festa del Santo Patrono qualora ricorrente in un giorno di lezione.
Le sospensioni regionali delle lezioni e delle attività didattiche sono stabilite nei seguenti periodi: da lunedì 31 ottobre a martedì 1°novembre 2022 compresi (festività tutti i Santi); da sabato 24 dicembre 2022 a sabato 7 gennaio 2023 compresi (vacanze natalizie); da lunedì 20 febbraio a mercoledì 22 febbraio 2023 compresi (carnevale e mercoledì delle Ceneri); da giovedì 6 aprile a martedì 11 aprile 2023 compresi (vacanze pasquali); da lunedì 24 aprile a martedì 25 aprile 2023 compresi (ponte Festa della Liberazione).
Le altre giornate in cui è stabilita la sospensione delle lezioni sono: l’8 dicembre (Festa dell’Immacolata concezione); il 1° maggio (Festa del lavoro); 2 giugno (Festa nazionale della Repubblica).
Nella delibera, infine, viene fatta riserva di assumere con eventuali successivi atti “ogni ulteriore determinazione in ordine all’aggiornamento del calendario scolastico regionale in considerazione di eventuali interventi normativi nazionali connessi alla gestione dell’emergenza epidemiologica”.