Ovaro ricorda le ventidue vittime dell’eccidio del 2 maggio 1945
Nella memoria della comunità di Ovaro è ancora ben presente il ricordo dei tragici avvenimenti della primavera 1945.
Nei giorni del primo e 2 maggio, a guerra finita, il territorio montano della Carnia resta ancora sotto il controllo totale delle truppe di occupazione cosacche e tedesche, che transitano verso i passi alpini per raggiungere l’Austria.
L’intero corpo cosacco di occupazione si prepara all’esodo, usando la Val di Gorto come via di ritirata, coinvolgendo, quindi, nel percorso anche i paesi di Ovaro e Chialina.
Il presidio cosacco locale, in attesa dell’ordine di evacuazione, concentra tutte le forze militari nelle caserme, unitamente ai membri delle famiglie, donne e bambini al seguito delle truppe occupanti.
Il 2 maggio la reazione delle forze cosacche ad un azione bellica, porterà all’eccidio che, nel corso della giornata, comporterà la morte di ventidue cittadini inermi (compreso il Parroco Don Pietro Cortiula), segnando dolorosamente la vita e la storia di Ovaro.
In occasione dell’anniversario dell’eccidio, l’Amministrazione Comunale di Ovaro, in collaborazione con la Parrocchia della SS. Trinità e con il locale Gruppo Alpini , ricordano lunedì 2 maggio i Caduti con una S. Messa in suffragio del vittime dell’eccidio alle ore 10.30 presso la Chiesa della SS. Trinità di Ovaro. Seguirà un corteo per la deposizione di una corona sulla tomba dei Caduti presso il cimitero, qui ci sarà anche il saluto del sindaco Lino Not.
Sarà presente anche una rappresentanza delle scuole, con i ragazzi che effettueranno alcune riflessioni.