Il Geoparco delle Alpi Carniche porta in geoescursione le scuole del territorio
Far conoscere il concetto ancora nuovo di “geoparco”, trasmettere il messaggio che le nostre montagne sono anche uno strumento formativo per gli studenti, suggerire, infine, “l’orgoglio” di vivere in un luogo che possiede un patrimonio geologico di grande ricchezza e varietà: obiettivi fondamentali per il Geoparco delle Alpi Carniche, che non vuole essere solo un’attrazione per i turisti ma anche e soprattutto un’opportunità per i ragazzi che vivono sul territorio.
L’anno scolastico 2021/22 ha visto l’avvio di alcuni progetti didattici, promossi dalla Comunità di montagna della Carnia attraverso il geoparco delle Alpi Carniche e finanziati grazie al sostegno regionale garantito dalla legge 15/2016 per la valorizzazione della geodiversità, quindi totalmente gratuiti per le scuole. “Una prima esperienza di collaborazione che si intende proseguire ed estendere ad altri istituti. E’ prioritario per noi offrire ai nostri ragazzi opportunità educative, aggregative e di crescita, affinché diventino adulti consapevoli delle caratteristiche del luogo in cui vivono” commenta il delegato alla cultura dell’Ente sovracomunale Luigi Paglione.
Le collaborazioni avviate quest’anno, infatti, hanno coinvolto l’ISIS Paschini-Linussio di Tolmezzo con alcune sue classi dei diversi indirizzi, e l’Istituto Comprensivo Val Tagliamento con la scuola primaria di Villa Santina. Insieme agli insegnanti di riferimento sono stati progettati dei percorsi tematici differenziati, adatti all’età degli studenti e ai loro programmi scolastici, e strutturati in incontri in classe e geoescursioni guidate.
Mentre i più piccoli si sono concentrati sui fossili e le antiche storie che questi reperti ci raccontano, andando in esplorazione al geosito di interesse sovranazionale del conoide dei Rivoli Bianchi di Tolmezzo, i ragazzi dell’Istituto superiore hanno approfondito concetti di geomorfologia ai campanili del Lander (Arte Terme) e hanno scoperto la storia “glaciale” della valle sospesa di Illegio, ben visibile dalla pieve di San Floriano. Un ultimo gruppo classe, infine, sta realizzando un prodotto multimediale, supportato da un esperto videomaker, in cui presenta ai propri coetanei le peculiarità dei Rivoli Bianchi e del monte Amariana.
E chissà che tra questi giovani esploratori della geodiversità non si celi un futuro Alberto Angela o un nuovo Michele Gortani…