Elezioni Tolmezzo, turismo in primo piano nell’incontro con il ministro Garavaglia
Riceviamo dalla parlamentare Aurelia Bubisutti e pubblichiamo.
Il maltempo non ha fermato ieri la visita alla montagna friulana del ministro del turismo Massimo Garavaglia che, accompagnato dalla parlamentare Aurelia Bubisutti e dal presidente della Regione Massimiliano Fedriga, ha iniziato il suo tour carnico nella centrale piazza XX settembre di Tolmezzo dove ha incontrato il candidato sindaco del centrodestra Roberto Vicentini, i suoi sostenitori e la popolazione. Avendo contro la tirannide dell’orologio, la tappa successiva è stata Arta Terme con visita alla struttura termale. Per contingenze di tempo è saltato purtroppo lo scalo a Sutrio dove Garavaglia, Fedriga e Bubisutti erano attesi dal sindaco Manlio Mattia, dai cittadini e dalle statue che dovranno arrivare in Piazza San Pietro a Natale 2022, progetto di sfoggio e orgoglio dell’arte scultorea dei “marangons” carnici per eccellenza. Il vertice turistico italiano, ha promesso di tornare a Sutrio per passarvi le vacanze con la famiglia e da appassionato di bici, provare a sfidare le pendenze vertiginose dello Zoncolan, santuario d’eccellenza per gli appassionati delle due ruote.
«Zona davvero notevole, di grande interesse turistico e strategico – si è complimento il Ministro durante la sua visita – purtroppo non ero mai stato in questi posti e vorrei diventassero una delle mete delle mie vacanze e quella di molti altri turisti. È mio interesse e di tutti far conoscere questo angolo d’Italia davvero affascinante. Il presidente Fedriga ha la fortuna di gestire una regione che è unica al mondo, dove montagna, collina e mare vivono nell’arco di poche centinaia di chilometri. Bisogna saper cogliere le occasioni che il territorio offre e diventare competitivi».
Un’entusiasta Bubisutti ha corroborato le parole di Garavaglia, esprimendo l’interesse della politica a sostenere una crescita mirata delle aree alpine ed appenniniche. Fiducia espressa a Vicentini nel portare il testimone di questa missione nella conca tolmezzina: «Ritengo il turismo strategico per tutta la montagna e non solo friulana. Per le nostre vallate l’impulso deve arrivare ora dal capoluogo carnico. Perché Tolmezzo? Perché al momento si appresta a scegliere l’amministrazione dei prossimi anni e deve essere consapevole del proprio ruolo, assumendosi le responsabilità di centro della Carnia compiendo scelte coraggiose, che guardano al futuro. Vicentini ha l’esperienza e le capacità per farlo, il movimento di partito e il governo sono allineati con la proposta elettorale».
«C’è fiducia nel territorio e nelle persone a cui lo stiamo affidando – ha considerato il presidente della Regione Massimiliano Fedriga- e siamo certi che saremo lautamente ripagati dei grandi investimenti che abbiamo fatto su quest’area d’interesse turistico. Pronti e aperti ad un dialogo diretto tra Regione e comuni».
Dopo il momento politico consumatosi nella centrale piazza tolmezzina in un piacevole clima di accoglienza verso il ministro e prima di puntare verso l’alto Bût, il trio di politici leghisti si è diretto verso la sala convegni della Comunità di Montagna della Carnia per un confronto con gli amministratori del territorio montano e le associazioni di albergatori e maestranze del reparto turistico che hanno presentato a Garavaglia punti di forza e debolezza del terziario locale. Ha moderato David Zanirato.
A rompere il ghiaccio è stata l’On. Aurelia Bubisutti, promotrice dell’incontro, che ha parlato di crescita turistica delle aree montane e ricerca costante di dialogo con i vertici nazionali: «Ho voluto che ci fosse un faccia a faccia come quello di oggi per garantire il confronto di chi opera per il turismo in Fvg e chi ha gli strumenti per agire sulla base dei segnali che arrivano dagli utenti del territorio».
Discorso conciso quello del Presidente di Comunità di Montagna Ermes De Crignis: «Territorio con un potenziale turistico sulla base di una ricchezza paesaggistica da non sottovalutare. Ho sempre immaginato la Carnia come una collana con 28 perle che cercano di rimanere legate e comunicanti per creare una rete virtuosa capace di garantire la longevità di questa terra. Stiamo dando impulso alla crescita rallentati da molti problemi storici e nuovi».
Bilancio positivo del lavoro fatto e della situazione politica della giornata da parte del presidente di Confcommercio Ud-Pn Giovanni Da Pozzo, che di fronte al quadrinomio, Garavaglia, Fedriga, Bubisutti e Vicentini ha intuito la linea diretta di azione che potrebbe crearsi dal centro alle periferie amministrative: «Amministrazione locale, regionale e nazionale devono lavorare in sinergia. Bisogna credere nel comparto economico e cercare di dare respiro alla realtà economica locale, riportandole ai loro standard storici. Turismo come ospitalità e come offerta. Bisogna rivalorizzare il territorio e dare respiro alle amministrazioni per agevolare il processo di crescita e consolidamento della nostra accoglienza. Ottimi i presupposti del biennio nonostante l’emergenza sanitaria».
Intervento coinciso quello ella Presidente di Federalberghi Fvg Paola Schneider che ha presentato al vertice nazionale del settore turismo, la situazione di accoglienza e i numeri che registra il Friuli, in particolar modo il distretto montano, sulle visite di chi lo sceglie come meta di viaggio.
«La Carnia è una terra montana ancora sconosciuta ai più – la relazione impostata sulla stessa linea di ragionamento da parte di Chiara Gortani, presidente del Consorzio Turistico Arta Terme Benessere Alpino-, ancora salva dal turismo di massa. É proprio su questa accoglienza di nicchia che vogliamo fondare la nostra immagine nel segno dello slow. Le nostre tradizioni, la nostra cultura, la nostra lingua sono ancora autentiche e questo è valore spendibile in termini turistici ed economici nell’attuale contesto». Hanno portato la voce della locali realtà imprenditoriali di settore anche Renzo Carniello, Presidente dell’Associazione Alberghi diffusi del Fvg e Gabriele Massarutto, Presidente del Consorzio del Tarvisiano.
«É cambiato il modo di fare turismo -Carniello- e si sono sviluppate esigenze diverse che cambiano rapidamente nel tempo conservano invece presupposti di valori, fiducia, innovazione ma senza perdita d’identità). Bisogna aprire la visione verso panorami ulteriori ed aperti».
Gabriele Massarutto: «Si dia un indirizzo di utilizzo alle Proprietà demaniali che non riescono ad essere valorizzate e quelle militari, site in luoghi d’elevato interesse paesaggistico. S’investa per la crescita di ciclovie e ricchezza sentieristica».
Dulcis in fundo, prima che prendesse la parola il ministro Garavaglia, ha voluto dire la sua Fedriga : «Abbiamo iniziato nel nostro mandato un discorso organico e lungimirante coordinato con il ministro del turismo che dovrà crescere negli anni. Il ragionamento in controtendenza del nostro governo è stato quello d’investire sul territorio soprattutto nel momento della pandemia, non sul turismo di massa ma puntando allo slow. La mancata crescita degli anni pregressi ci danno un valore aggiunto. Stiamo mettendo degli investimenti importanti sulla montagna e parlano i dati. Molte iniziative vengono però bloccate da una legislazione obsoleta e lenta. Abbiamo bisogno di essere messi in condizioni di lavoro e in tempi brevi».
Dopo un ascolto puntuale di ogni intervento e la folta stesura degli appunti, è arrivata la risposta chiara e rassicurante del ministro della squadra Draghi. «Il Friuli ha fatto campagne di crescita turistica coerenti, aderenti ad un turismo del benessere, slow come si definisce. Bisogna essere reattivi. Numeri molto positivi nel confronto con gli stati competitors europei ma bisogna fare di più in termini di organizzazione e investimenti. Turismo è cultura, movimento, divertimento, benessere, inclusione valorizzazione del tipico di ogni porzione dell’Italia. L’unico modo per realizzare un sogno è svegliarsi e questo significa darsi da fare e avvalendosi della tecnologia per proporre un’offerta competitiva, non basta il lavoro fisico del turismo di anni fa. Uno degli argomenti drammatici ora è il tema del persnaleee del settore turistico, nella visione istantanea e quella futura. Mancano 350.000 figure. Ma c’è anche mancanza di progettualità e organizzazione nel mercato del lavoro. Lentamente si andrà a stroncare il reddito di cittadinanza per riattivare le aree occupazionali “pigre”. C’ è poi il tema della formazione – si avvia alla conclusione del suo discorso Garavaglia. Il 75% di chi fa le scuole alberghiere non va a lavorare nel turismo. Tema culturale in cui c’entra la nostra generazione che quasi si vergogna a mandare i figli nei professionali. La Spagna ha investito nel terziario passando attraverso la formazione. Ci vuole promozione, bisogna crederci in questo turismo del futuro. Il grosso si fa tutto con il digitale. Il dipinto della Carnia e di ogni area del nostro territorio lo fa la gente che lo vive, non l’ufficio turistico del ministero. É ora richiesta un enorme operazione collettiva in cui ognuno deve fare la sua parte. Puntare sugli ambiti tematici con profilazione. Il governo lavorerà per dare voce a ogni realtà e Carnia e tarvisiano sono due eccellenze che vanno assolutamente espresse».
«Le parole del Ministro agli operatori del suo settore – il plauso dell’Onorevole Bubisutti-, hanno evidenziato l’imprescindibilità di operare scelte al passo con i tempi, avvalendosi dalla condivisione attraverso l’utilizzo delle tecnologie più avanzate. É ora che il territorio corrisponda alle aspettative e al potenziale di cui dispone. Il dialogo con i vertici».