A Ovaro si discute su come riportare la vita in quota
“Vivere in montagna: servizi, trasporti, lavoro”: la seconda giornata della Dolomiti Mountain School, in programma per venerdì 24 giugno, approfondirà i motivi che negli anni hanno portato a un progressivo abbandono dei paesi in quota, una tendenza negativa che continua tutt’oggi. L’appuntamento sarà ospitato nella sala convegni del Museo del Legno e della Segheria Veneziana ad Aplis di Ovaro dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 14 alle 18.
La desertificazione delle terre alte comporta conseguenze di grande disagio anche a valle: basti pensare ai risultati dell’abbandono del lavoro sui prati e sui boschi nel regime idrico, soprattutto nelle sue manifestazioni più estreme. Per cominciare ad affrontare il problema dell’abbandono con lo scopo di arrestare e, se possibile, di invertire questa tendenza, saranno presi in esame soprattutto i problemi dati dalla carenza di servizi, tra i quali spiccano soprattutto quelli legati alla salute, ma anche la scomparsa di negozi ed empori, la difficoltà di organizzare efficienti trasporti pubblici e la carenza di lavoro che, se in città appare già grave, in montagna diventa addirittura drammatica.
Il programma dei lavori, dopo i saluti di Lino Not, sindaco di Ovaro, di Pierpaolo Zanchetta, del Servizio biodiversità della Regione Friuli Venezia Giulia e di Mara Nemela, direttrice della Fondazione Dolomiti UNESCO, prevede la presentazione del programma da parte di Gianpaolo Carbonetto, giornalista, studioso di culture della montagna e coordinatore della Dolomiti Mountain School e di Mauro Pascolini, delegato dal Rettore per il Cantiere Friuli dell’Università degli Studi di Udine.
Diversi gli argomenti toccati nel corso della mattinata sul tema “Servizi e montagna”, dalla mobilità sostenibile al trasporto a chiamata, dal pronto soccorso ai servizi socio-assistenziali. Nel pomeriggio, sul tema “Lavorare e vivere in montagna”, verranno affrontati argomenti come il mercato del lavoro e l’impresa nella montagna friulana, anche attraverso le testimonianze di imprenditori e operatori. La giornata si concluderà con un dibattito tra i partecipanti.
La partecipazione all’evento è gratuita: ci si può iscrivere dal sito della Comunità di montagna della Carnia.