Covid, aperte le prenotazioni per la quarta dose di vaccino agli over 60
“In base alla nota congiunta del ministero della Salute, del Consiglio superiore di sanità, dell’Agenzia italiana del farmaco e dell’Istituto superiore di sanità, la Regione conferma l’apertura delle agende vaccinali per la prenotazione della quarta dose di vaccino contro il Covid-19, ovvero il secondo booster, anche a tutte le persone tra 60 e 79 anni di età e ai soggetti fragili dai 12 anni”.
Lo ha annunciato il vicegovernatore del Friuli Venezia Giulia con delega alla Salute, Riccardo Riccardi, evidenziando che “la somministrazione del vaccino potrà avvenire dal giorno successivo alla pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale della relativa determina dell’Aifa, che è attesa probabilmente per domani. Al momento i cittadini possono quindi prenotare la vaccinazione attraverso i consueti canali, ovvero il call center regionale per salute e sociale (tel. 0434 223522), il Centro unico di prenotazione e le farmacie convenzionate, mentre la prenotazione online tramite webapp (vaccinazioni-anticovi
Riccardi ha evidenziato che “la nuova fascia comprende un potenziale di circa 400mila persone, ma da questa platea sono esclusi coloro che hanno contratto il Covid-19 negli ultimi 120 giorni quindi, considerando la forte circolazione del virus, un numero rilevante di cittadini. Il Servizio sanitario regionale si sta organizzando di conseguenza per dare una risposta tempestiva ma calibrata in base alla nuova richiesta di vaccinazioni. Al momento prevediamo quindi che la somministrazione potrà avvenire attraverso una decina di strutture di centri vaccinali distribuiti sul territorio, tra cui quelli già operativi. L’attivazione di ulteriori strutture sarà valutata sulla base dell’andamento della domanda di vaccinazioni, che oggi è di circa 3mila dosi alla settimana”.
Il vicegovernatore ha poi spiegato che “all’attività svolta dagli hub vaccinali contiamo di aggiungere quella dei medici di medicina generale; domattina è infatti previsto un incontro tra i vertici dei Dipartimenti di prevenzione e i referenti di questi sanitari per confermare anche in questo caso la validità degli accordi già siglati nelle precedenti fasi dell’emergenza pandemica”.