Il consigliere regionale Zalukar: «Il percorso salute di Gemona è una beffa»
“L’assessore regionale alla Salute, Riccardo Riccardi, ha inaugurato con grande enfasi il percorso d’allenamento del Centro per la prescrizione e somministrazione dell’esercizio fisico nel malato cronico del presidio sanitario di Gemona del Friuli. In pratica, si tratta di una strada campestre lunga poco più di un chilometro con un po’ di attrezzi ginnici sistemati in due piazzole, mentre il controllo dei pazienti che seguono questa attività riabilitativa avviene tramite cardiofrequenzimetri che inviano i dati ai professionisti del presidio gemonese”.
Lo spiega in una nota Walter Zalukar, consigliere regionale del Gruppo Misto.
“E’ una realizzazione che rappresenta, secondo l’assessore – sostiene Zalukar – un ulteriore passo avanti nello sviluppo del centro votato alla riabilitazione cardiologica e neurologica annunciato dallo stesso Riccardi almeno una volta all’anno a partire dal 2018. Un centro senz’altro utile, ma c’è da chiedersi se sia questo che vogliono i cittadini di Gemona e delle valli. O non piuttosto una miglior copertura di cure e di prevenzione, un Pronto soccorso, un reparto di medicina per poter curare i propri anziani vicino a casa, avere un posto letto e non restare ore e ore, se non giorni, in barella a Udine in attesa che si liberi un letto, avere un riferimento per gli esami radiologici e le visite specialistiche per non essere sballottati per l’intera regione, e comunque dopo attese infinite, e poi la sicurezza di avere un’ambulanza quando serve”.
Il consigliere si domanda, poi, dove sia “l’automedica solennemente annunciata in municipio a Gemona il 27 settembre 2019 dall’assessore Riccardi, per l’occasione supportato dall’assessore regionale alle Finanze, Barbara Zilli. Era uno dei punti qualificanti del Progetto Gemona e ora al suo posto si propone un tracciato di corsa campestre, seppur dotato di controlli sanitari. Eppure ricordo il primo dicembre 2017, a Venzone, una sala stracolma dell’hotel Carnia, quando tanti politici, quella volta di opposizione, si impegnarono a ricostruire la sanità in Alto Friuli, ovviamente se fossero stati votati. Sono stati votati e hanno vinto, ma i danni rimangono e si aggiunge la beffa, una beffa odiosa perché dileggia i cittadini che avevano creduto nella svolta promessa”.