Siglato l’accordo quadro tra Esercito e il Cnsas di Fvg e Veneto
Siglato oggi nella Caserma Di Prampero di Udine l’accordo quadro tra l’Esercito, precisamente con la Brigata Alpina Julia – che opera attraverso le Squadre di Soccorso alpino militare (SSAM) in seno al 7° Reggimento Alpino di Belluno, all’8° Reggimento Alpini di Venzone e al 3° Reggimento artiglieria terrestre di Remanzacco – e i servizi regionali di Friuli Venezia Giulia e Veneto del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico.
Alla presenza dei firmatari presidenti regionali del Friuli Venezia Giulia, Sergio Buricelli, e Veneto, Rodolfo Selenati, il protocollo d’intesa è stato sottoscritto dal colonnello Franco Del Favero in rappresentanza del comandante della stessa Brigata Julia, il generale Fabio Majoli.
Il documento ha lo scopo di disciplinare nel dettaglio il rapporto reciproco di collaborazione nel quadro dell’accordo tecnico per il coordinamento del concorso operativo nell’ambito dei soccorsi in montagna e ambiente impervio già concordato tra il Comando Truppe Alpine e il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico il 10 febbraio 2021.
“È una grande soddisfazione – ha commentato il colonnello Del Favero – arrivare al termine di un processo iniziato qualche anno fa che conferma al livello regionale quanto già avvenuto formalmente a livello nazionale. L’accordo avrà una durata di quattro anni di cui due sperimentali e il fine è trovare una cooperazione in cui ci sia scambio di conoscenze per la formazione del personale, per esperienze e competenze affini e per ottimizzare le risorse reciprocamente”.
“L’obiettivo è innescare un confronto nelle fasi addestrative per la condivisione di tecnologie e risorse umane: organizzeremo esercitazioni congiunte con il fine di condividere capacità ed esperienze e di portare aiuto a chi ne ha bisogno”, gli fa eco Selenati.
“L’accordo – ha concluso Buricelli – è frutto di un consolidato rapporto umano e di sincera amicizia che nasce dall’operare nello stesso ambiente, quello della montagna, per concorrere alla risoluzione dei problemi mantenendo le reciproche autonomie e ruoli ma con uno scambio arricchente di esperienze”.