Petizione “anti Giro” al Lussari, Mazzolini: “I soliti disfattisti senza alternative”
Il vicepresidente della camera regionale Stefano Mazzolini si dice basito rispetto alla proposta di raccolta firme di alcuni gruppi ambientalisti, contro il Giro d’Italia sul Lussari.
«Una raccolta firme goliardica per le modalità con cui viene condotta– esordisce Mazzolini –, che permette a chi non conosce le dinamiche della nostra terra , di esprimersi rispetto a questioni che non gli appartengono. La petizione andrebbe a toccare una decisione che dev’essere a discrezione degli abitanti della Val Canale e Canal del Ferro e chi vive in loco. Il Lussari è il crocevia di tre nazioni e ne rappresenta l’identità cristiana, coniugata alla spirito laico di chi ama la montagna la bici e il trekking . Mi sembra assurdo che ogni iniziativa di rilancio territoriale, debba avere il dissenso dei soliti disfattisti che distruggono ma senza offrire un’alternativa».
La prossima tappa in Friuli Venezia Giulia, prevede il passaggio anche per Trieste e vari punti di grande interesse paesaggistico e storico. A parere del consigliere regionale tarvisiano, un’occasione imperdibile per fare sfoggio della bellezza del nostro territorio.
«Il Giro d’Italia – ancora Mazzolini – è un evento di eco internazionale e va a valorizzare, non a ledere l’immagine della nostra Regione. Dal mare alle Alpi avremo modo di mostrare la bellezza unica del Fvg che nell’arco di poco più di 100Km, permette di passare dalla zona costiera all’arco montano, con cime che tutto il mondo c’invidia. La posizione avversa alla tappa del Giro sul Lussari è l’ennesimo contraddittorio che sia basa sulle solite azioni di qualche pretenzioso disfattista che di montagna non sa nulla. In questo caso le scelte vanno prese da chi vive e conserva da sempre questo territorio e con estrema fatica cerca di creare il proprio spazio. Lo Zoncolan – conclude il vicepresidente della camera regionale – con il Giro d’Italia ha avuto modo di esibire la sua bellezza e poter essere apprezzato anche come meta sciistica. Ora tocca alla Val Canale questo privilegio e la gente che la abita, ha scelto il Lussari come simbolo di una vallata che ora vuole la possibilità di crescere e mostrare al mondo la sua tenacia e la sua bellezza. La montagna è una risorsa, non la faremo mai diventare una riserva di indiani come qualcuno vorrebbe .