Gemona, pronti 3,8 milioni per il reparto di riabilitazione intensiva
È stato approvato il progetto definitivo-esecutivo dei lavori di adeguamento impiantistico, antincendio e riqualificazione funzionale dell’Ospedale San Michele di Gemona del Friuli (primo lotto) per un importo di 3 milioni e 830.000 euro, interamente coperto da finanziamenti regionali.
A darne notizia il vicegovernatore con delega alla Salute del Friuli Venezia Giulia Riccardo Riccardi.
L’esponente della Giunta fa sapere che l’intervento prevede la totale riqualificazione del terzo piano del presidio per l’attivazione di un reparto di riabilitazione intensiva gestito dall’Istituto di medicina fisica e riabilitazione Gervasutta, che aprirà quindi una nuova sede a Gemona del Friuli in aggiunta alla sede principale di Udine.
Il reparto accoglierà 16 posti letto di cardiologia riabilitativa e 16 di neurologia, oltre a tutti i necessari spazi accessori, come palestre e locali dedicati alla riabilitazione neuromotoria, logopedica, occupazionale e psicologica.
Riccardi aggiunge poi che l’intervento comprende pure il completo adeguamento antincendio del terzo piano, la climatizzazione del terzo piano e del secondo piano dove sono collocati i reparti Suap e Dip, oltre alla realizzazione degli spogliatoi per il personale sanitario aggiuntivo (60 persone) al piano seminterrato.
Il progetto era stato già approvato lo scorso mese di maggio ma è stato necessario aggiornarlo, così come stabilito dal cosiddetto “Decreto aiuti”, a seguito del notevole incremento dei costi dei materiali da costruzione registrato nel 2022. L’aumento di spesa, di 500mila euro rispetto al costo originario di 3 milioni e 330mila euro, è stato coperto con fondi regionali stanziati lo scorso anno per la riqualificazione dell’ospedale gemonese.