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Festa all’azienda agricola Pomis per il quarantesimo raccolto

“Un’azienda agricola di eccellenza, tra le primissime a guadagnarsi il marchio “Io sono Fvg” quasi due anni fa. A investire nella giusta direzione in tempi non sospetti anche sul fronte del risparmio idrico ed energetico con un occhio al cambiamento climatico. Oggi raccogliete anche i frutti di queste scelte che sono di qualche anno fa. Avete saputo guardare oltre e cambiare un modello culturale. Siete l’esempio che “si può fare” e il vostro è un messaggio utile a tutto il comparto agricolo regionale”.

E’ quanto affermato dall’assessore regionale alle Risorse agroalimentari Stefano Zannier che ha partecipato alla “festa del raccolto” organizzata dall’azienda agricola Pomis. Un momento di incontro con la comunità voluto in occasione della quarantesima raccolta dell’azienda (è nata nel 1980) per condividere il raggiungimento di soddisfazioni e risultati che l’impresa ha raggiunto.
L’azienda di Chiasiellis di Mortegliano, leader nella produzione di mele di qualità e di trasformati del frutto, è stata tra le prime imprese agricole ad aderire, alla fine del 2020, al marchio “Io sono Fvg”. I criteri per ottenere il marchio sono la sostenibilità delle imprese e la tracciabilità delle materie prime dei prodotti. In questo modo, uno degli obiettivi è che il Friuli Venezia Giulia non solo venga conosciuta come regione di grandi principi quali la laboriosità e il saper fare, ma anche come regione che premia, stimola e valorizza le imprese che contribuiscono allo sviluppo sostenibile del suo territorio. I prodotti che si fregiano del marchio devono dare tutte le informazioni in merito alla loro origine, la quale è necessariamente locale per le filiere che dispongono di materia prima regionale.
“La guerra, la crisi energetica e delle materie prime, la siccità devastante di quest’anno. Problemi enormi per tutti – ha sottolineato l’assessore – che voi avete però potuto meglio affrontare anche grazie a scelte oculate compiute prima. E comunque anche nei momenti difficili si inventano buone pratiche che possono rivelarsi utili nel tempo. I risultati positivi di oggi – ha aggiunto il componente della Giunta regionale – sono frutto di alcune scelte di qualche anno fa. Momenti in cui sono stati presi determinati indirizzi che poi hanno pagato. Forse questa è la vera sfida. La cosa più difficile da fare è cambiare un modello culturale dove bisogna guardare in prospettiva. Non fare quello che può servire domani mattina, ma fare quello che potrà invece servire tra qualche anno. Perché le aziende agricole sono diventate, oggi più che mai, imprese a tutti gli effetti e devono guardare ai risultati degli investimenti in prospettiva in mondo che ha triplicato la sua velocità”.
L’azienda agricola Pomis, nata nel 1980, è all’avanguardia anche sul fronte del risparmio idrico e energetico. Ha attuato un progetto che consente la riduzione del consumo di acqua fino al 70 per cento. Adottando metodi di agricoltura 4.0 si sono ridotti del 50 per cento anche i concimi e limitato l’attacco di funghi. Attenzioni e metodi innovativi che consentono all’impresa di ottenere un 30 per cento di accrescimento nella produzione dei frutti.
Nella tenuta di 20 ettari nel Medio Friuli la lotta alla siccità è condotta con le più recenti soluzioni tecnologiche, soprattutto made in Italy ma con strumenti provenienti anche da Israele. Si sono investite notevoli risorse per dotare i frutteti di un complesso sistema 4.0 di irrigazione a goccia, altamente automatizzato e gestito da remoto anche con lo smartphone: il sistema si aggiorna costantemente sui dati rilevati e con un click si può attivare l’erogazione di acqua e di sostanze nutrienti.
“Qui – ha aggiunto l’assessore alle Risorse agroalimentari Zannier – grazie a questi investimenti avveduti si è applicata l’unica ricetta in un momento in cui magari, per le tante difficoltà dell’economia sarebbe stato più facile dire “lasciamo stare”. Voi invece avete pensato guardando avanti, guardando anche fuori dagli schemi. Vi ringraziamo perché siete portatori di un messaggio importante: cioè che si può fare. Un messaggio utile e incoraggiante per l’intero comparto agricolo”.

“Dietro questa impresa c’è una famiglia – ha messo in evidenza il presidente del Consiglio Regionale Piero Mauro Zanin – Zanin – che contribuisce a fare grande la nostra comunità: quarant’anni di raccolti sono un risultato straordinario fatto di fatica, lavoro, dedizione, serietà, perché nulla è casuale. Una famiglia coesa, unita anche nelle difficoltà, che con una grande visione e passione è riuscita a creare economia, a inseguire una prospettiva, a contribuire allo sviluppo della comunità civile”.
“Si tratta – ha aggiunto il presidente – di un’azienda con un approccio etico al lavoro, attenta all’ambiente, che non si preoccupa del mordi e fuggi, del creare reddito fine a se stesso, ma di crescere assieme alla comunità di cui fa parte. Credo che Chiasiellis e Mortegliano abbiano tratto molti benefici da questa attività imprenditoriale. Da presidente dell’Aula quindi vi ringrazio, a nome di tutta l’assemblea, perché rappresentate i valori del nostro Friuli”.

Zanin ha poi chiamato accanto a sé i consiglieri regionali Franco Iacop, Stefano Mazzolini, Edy Morandini e Cristiano Shaurli, presenti alla festa di compleanno aziendale, per la consegna del sigillo alla famiglia Larcher.