La serie A di rugby femminile approda a Gemona
“Dopo tre gare, con una squadra così giovane, è ancora presto per farsi un’idea. Sicuramente prevalgono la voglia di mettersi in gioco e la volontà di guadagnarsi il posto in questo campionato. Sono molto speranzosa per quanto riguarda il girone di ritorno”.
“Questa esperienza col forum è un qualcosa che ha superato ogni aspettativa. Poiché mai avrei pensato che si potesse creare da subito una coesione così grande tra donne che hanno sempre giocato contro, gli anni precedenti. Si sente un grande affetto tra di noi, una grande unione, forse perché proprio dopo tanti anni, dopo tanti sforzi, è finalmente arrivata questa serie A e c è solo voglia di costruire qualcosa assieme”.
“C’è ancora tanto da poter esplorare, tanto da scoprire con questa squadra, tantissimo potenziale. Sicuramente i punti di forza sono l’esperienza di tante giocatrici più navigate in campo, coadiuvate dalla freschezza dei nuovi giovani innesti, un bel mix eterogeneo”.
“Il sogno nel cassetto in questo progetto di tre anni, per il momento, sarebbe arrivare prime nel nostro girone. Sarebbe una bella soddisfazione e neanche così impossibile; i miglioramenti si vedono allenamento dopo allenamento, quindi sono molto fiduciosa”.
Prima della partita, alle 11:30, è prevista un’attività congiunta di tutte le atlete regionali dai 13 ai 17 anni, che giocheranno con la modalità del TAG Rugby (senza contatto); poi tutti ad assistere alla partita di Serie A.
“Il rugby femminile per la FIR e per il Comitato FVG è da sempre di primaria importanza – commenta Emanuele Stefanelli, presidente del CR FVG -. Vogliamo cercare di far aiutare nello sviluppo questo movimento che vede l’avvicinamento di sempre un numero maggiore di atlete. Noi, lavorando a stretto contatto con le società, vogliamo cercare di metterci a disposizione per valorizzarlo, aiutarlo a crescere e portarlo a livelli sempre più alti. La strada è tracciata ora sarà il campo ad avere l’ultima parola, ma sono convinto dell’importanza di questo progetto federale al femminile”.