Nuovi criteri per gli aiuti alle malghe del Friuli
Aggiornati i criteri di priorità per la concessione degli aiuti economici ai proprietari delle malghe presenti sul territorio del Friuli Venezia Giulia. Con una delibera della Giunta regionale si è deciso di modificare alcuni dei criteri e dei punteggi al fine di precisare l’interpretazione delle caratteristiche produttive dei compendi malghivi. “Si è anche provveduto – spiega l’assessore regionale alle Risorse agroalimentari e alla montagna Stefano Zannier, che ha proposto la delibera alla Giunta – ad aumentare i punteggi di alcuni parametri legati all’attuale grande importanza dell’approvvigionamento energetico e degli adeguamenti sanitari previsti per le strutture di malga”.
Con le modifiche introdotte – anche sulla base dell’esperienza del 2022, anno nel quale la totalità dei progetti in graduatoria era stata soddisfatta – sarà consentita la predisposizione di una graduatoria dei beneficiari degli aiuti ai proprietari delle malghe. Le nuove domande potranno essere presentate agli uffici regionali entro il prossimo 31 marzo.
Con una legge del 2021 la Regione riconosce l’attività malghiva come modello di gestione del territorio montano fondato su attività che hanno consentito di conservare e qualificare la produzione lattiero-casearia regionale anche al fine di favorire la riqualificazione del patrimonio delle malghe e di promuovere la gestione sostenibile dei pascoli nonché l’attività antropica che favorisce la prevenzione dei dissesti idrogeologici.
“La norma intende favorire – sottolinea l’assessore Zannier – il mantenimento e la riqualificazione di un patrimonio che nel nostro territorio montano costituisce una ricchezza e un valore aggiunto, oltre a rappresentare uno strumento che preserva una tradizione nel mantenimento di una gestione sostenibile dei pascoli e del territorio. Sulla base della positiva esperienza dell’anno scorso – aggiunge l’esponente della Giunta regionale con la delega alla Montagna – si è cercato di aggiornare e di affinare alcuni criteri che consentono l’ottenimento degli aiuti da parte degli operatori delle malghe soprattutto rispetto alle nuove situazioni legate all’approvvigionamento e ai costi energetici e ai richiesti adeguamenti sanitari per le strutture di malga”.