Addio Enzo Cainero, ci lascia un gigante del Friuli
Enzo Cainero se n’è andato.
Il manager di Cavalicco è scomparso a 78 anni all’Ospedale di Udine, da fine ottobre stava lottando dopo un’ischemia cerebrale e a sostenerlo in questa battaglia c’erano le tantissime persone che lo hanno apprezzato nel corso della sua intensissima vita per tutto ciò che ha dato al Friuli.
Cainero nell’ultimo ventennio ha legato il suo nome al Giro d’Italia, con la “scoperta” ciclistica dello Zoncolan in primo piano.
A lui, che amava tanto la Carnia (giocò anche nella Pro Tolmezzo e nel Campionato Carnico, era un portiere, vincendo lo scudetto nel 1968 con il Paluzza), devono molte tante persone e le istituzioni, perché il suo lavoro ha contributo alla crescita non solo sportiva ma anche turistico/economica del territorio. L’ultimo suo “colpo” è stato l’arrivo di una tappa sul Lussari, l’ennesima intuizione.
Nella sua carriera, oltre che manager sportivo era stato commercialista e anche esponente politico. Tra le persone che è riuscito a salutare, gli amici di sempre: gli allenatori di calcio Edy Reja e Attilio Tesser e il direttore del Giro, Mauro Vegni.
Nel calcio viene anche ricordato come team manager nella stagione più importante della storia dell’Udinese, quella in cui militò Zico. Si spostò, poi, a Venezia: con la presidenza di Maurizio Zamparini gli venne affidato il compito di amministratore delegato. Si spese molto anche nel basket, riuscendo nell’impresa di portare la Fantoni Udine in serie A e perfino ai playoff. Tra le sue imprese, anche la sfida del 2009, a Udine, quando lo stadio Friuli ospitò i campioni del mondo di rugby del Sudafrica nel match con gli azzurri.
Lascia la moglie Laura e i figli Andrea (che in questi mesi ha preso le redini dell’organizzazione della tappa friulana) e Marco.
Una perdita inestimabile per il territorio.
I funerali si terranno martedì 31 alle 11 in Duomo a Udine; all’esterno verrà predisposto un maxischermo.
LE REAZIONI
“Cainero ci lascia proprio nel giorno della chiusura di Eyof. Ma quella fiaccola è come il messaggio di vita e l’eredità di Enzo: arderanno sempre e vivranno nel cuore di tutti gli sportivi e di tutte le persone che lo hanno conosciuto”. Sono parole del governatore del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga. “La scomparsa di Enzo Cainero – ha aggiunto Fedriga – priva il Friuli Venezia Giulia di una figura di enorme importanza. Nel portare il cordoglio mio personale e dell’Amministrazione regionale alla famiglia, scorgo un vuoto che oggi appare incolmabile per le capacità, le conoscenze, l’entusiasmo, la generosità irripetibili di un uomo che ha fatto grandi cose per il suo territorio e la sua gente”.
“Conservo ancora il vivido ricordo di quella straordinaria finale del Giro che veniva a concludersi proprio nella nostra regione, sulle rive di Trieste. L’entusiasmo di Enzo era contagioso e grazie al suo impegno il nostro territorio, con le sue ‘mitiche tappe’, ha saputo conquistare il cuore di tantissimi ciclisti e appassionati. Per lui nulla era impossibile, nelle imprese si buttava con tutto se stesso, implacabile, e quasi sempre vinceva lui”. È il ricordo che la capogruppo Pd alla Camera Debora Serracchiani, già presidente del Friuli Venezia Giulia, dedica a Enzo Cainero. “Perdiamo un manager sportivo di grandissimo livello che – aggiunge la deputata – amava la sua terra da cui era apprezzato, soprattutto perdiamo una figura dall’umanità prorompente. Mi unisco ai tanti che stanno esprimendo in queste ore vicinanza e cordoglio alla moglie Laura e ai figli Andrea e Marco”.
«Con la scomparsa di Enzo Cainero il Friuli-Venezia Giulia perde un grande uomo di sport, innamorato della sua terra che, grazie alla sua passione, entusiasmo e determinazione, è riuscito a portare al centro del mondo sportivo internazionale». Lo afferma Massimo Moretuzzo, segretario e capogruppo del Patto per l’Autonomia in Consiglio regionale, candidato alla presidenza della Regione, che ricorda «l’intuito, le capacità organizzative e la rete di relazioni che ha saputo costruire negli anni con le tante comunità incontrate».
“Perdo un amico con cui ho condiviso tante battaglie e insieme al quale, grazie alla sua forza, abbiamo raggiunto traguardi che parevano impossibili”. Lo ha affermato il vicegovernatore FVG Riccardo Riccardi. “Il suo entusiasmo e la sua forza hanno portato la nostra regione agli occhi del mondo. Con Enzo Cainero se ne va un pezzo del Friuli Venezia Giulia. Lo saluto con la stima e l’affetto di sempre – queste le parole di Riccardi – sapendo che questa terra gli darà quel riconoscimento rivolto ai più grandi”.
“Con la morte di Enzo Cainero perdiamo un uomo di grande valore, umano e professionale, che si è sempre speso profondamente per la propria terra. È mancato a 100 giorni dall’inizio del Giro d’Italia, proprio quel Giro che quest’anno arriverà sul monte Lussari, una tappa sognata e desiderata da Enzo, che tanto si era adoperato per realizzarla”. Così si è espresso l’assessore regionale alle Attività produttive e al Turismo Sergio Bini. “Negli ultimi vent’anni, attraverso il suo impegno nell’organizzazione della Corsa rosa, Cainero ha fatto conoscere il Friuli Venezia Giulia in Italia e nel mondo. Instancabile lavoratore – ha ricordato Bini -, credeva nei valori dello sport e della nostra Regione, che gli deve moltissimo. A lui e alla sua famiglia mi stringo in questo momento, certo che la sua eredità e la sua generosità non andranno persi, ma rimarranno per sempre parte della storia della nostra Regione”.
“Enzo Cainero era energia, quell’energia di chi non si ferma mai. Enzo Cainero era tenacia, la tenacia di chi non si spaventa davanti agli ostacoli, ma ne fa lo stimolo per migliorarsi. Enzo Cainero era visione del futuro, una visione che ha visto sempre il Friuli Venezia Giulia al centro dei suoi programmi e del suo agire”. È il pensiero espresso dall’assessore regionale allo Sport e alla Cultura Tiziana Gibelli. “Già, perché Enzo amava profondamente questa regione e lo dimostrava ogni volta che il Giro d’Italia arrivava in queste bellissime terre che ha contribuito a valorizzare e a far conoscere. Dobbiamo ringraziarlo per tutto quello che ha fatto per lo sport del Fvg e sono certa che guarderà da lassù la tappa Tarvisio-Lussari che ha così fortemente voluto e portato a termine”.
“Il Friuli Venezia Giulia perde un suo ambasciatore, un organizzatore e professionista non solo del mondo sportivo che si è sempre speso per far eccellere la nostra terra a livelli internazionali. Di Enzo Cainero ho potuto personalmente apprezzare le qualità lavorative e umane; io giovane politico impegnato in Provincia e poi come sindaco di Talmassons, ricordo quanta fiducia Cainero riponesse proprio nei giovani, una fiducia e un trasporto poi dimostrati sino alla fine del suo operato”. Così la nota di cordoglio del presidente del Consiglio regionale Piero Mauro Zanin. “Mai potremo dimenticare il suo impegno per la riuscitissima Universiade invernale del 2003 – così ancora Zanin – come le magie che, frutto di passione e contatti eccellenti, hanno fatto della nostra regione una delle terre privilegiate del ciclismo e del Giro in particolare. Salutiamo non un uomo solo al comando, ma colui che ha saputo creare e guidare una grande squadra targata Fvg”.
“Il Gruppo della Lega si stringe in un forte abbraccio a familiari, amici e a tutte le persone vicine a Enzo Cainero”. Lo riferisce in una nota il Gruppo della Lega in Consiglio regionale. “Cainero è stato un grande protagonista del nostro Friuli, sempre in prima linea per promuovere la nostra regione, che ha saputo portare alla ribalta internazionale. La nostra comunità regionale – continua la nota della Lega – dice addio a uno dei suoi massimi rappresentanti, che ne ha saputo incarnare i valori”.
«Mi addolora la scomparsa di Enzo Cainero, amico, collega professionista e soprattutto uomo serio e di grande lealtà. Con la sua forza e perseveranza in ogni cosa che faceva, Enzo ha lasciato un grande segno nel “suo” Friuli. Limitare il suo ricordo al Giro d’Italia sarebbe quanto mai riduttivo. Enzo ha contribuito allo sviluppo dell’economia del Friuli attraverso la sua professione, a far conoscere la nostra terra attraverso lo sport, non solo delle due ruote, ed è stato capace di valorizzare il Fvg nel suo insieme: dalle Frecce tricolori agli Alpini, dalle nostre montagne al mare e fino alle nostre città. Tutto questo è stato messo sotto gli occhi del mondo attraverso le tappe del giro d’Italia, da lui volute e sapientemente organizzate. Sono certo che il suo esempio resterà nei cuori e nei ricordi di migliaia di friulani». Lo afferma il consigliere regionale Sergio Bolzonello (Pd). «Sono sicuro – conclude – che dall’alto dello Zoncolan, la montagna del suo cuore, continuerà a sorridere a tutti noi».
«Con la scomparsa di Enzo Cainero la nostra regione perde uno dei suoi grandi protagonisti. A lui dobbiamo riconoscenza per come ha saputo dare uno spazio al Fvg nel panorama nazionale e non solo. Grazie alla sua caparbietà, forza e perseveranza ha contribuito allo sviluppo del territorio portando grandi eventi come le tappe del Giro d’Italia e l’adunata nazionale degli Alpini. Enzo Cainero ci lascia un insegnamento che parla di entusiasmo, passione e amore per la propria terra». Lo affermano i consiglieri regionali del Pd.
“Con la scomparsa di Enzo Cainero, il Friuli Venezia Giulia perde uno dei suoi figli. Amante della montagna e dello sport, uomo di grandi valori com’è proprio nell’essere di un alpino”. Parole di profonda amarezza quelle espresse dal capogruppo in Consiglio regionale di Progetto Fvg per una Regione speciale/Ar, Mauro Di Bert, anche a nome dei colleghi Edy Morandini e Giuseppe Sibau, per la scomparsa di Enzo Cainero. “Ci lascia davvero un vuoto enorme – scrive Di Bert nella nota del Gruppo – per l’incredibile impegno che ha sempre profuso a favore della sua terra. Dobbiamo alla sua determinazione la ribalta internazionale conquistata dalla nostra Regione per le grandi sfide tecniche del Giro d’Italia che lui, grande conoscitore delle nostre montagne, ha fortemente voluto”.
“Ci lascia un uomo orgoglioso della sua identità friulana, autentico appassionato di sport e desideroso di mettersi a disposizione della comunità. Il nostro primo pensiero corre alla sua famiglia, cui rivolgiamo un saluto sincero e affettuoso”. Così Franco Mattiussi, capogruppo di Forza Italia in Consiglio Regionale, nell’esprimere “a nome di tutto il gruppo di Forza Italia un pensiero di vicinanza alla famiglia di Enzo. Da vicepresidente della Provincia di Udine, avevo condiviso con lui il percorso che ha portato il giro d’Italia sulle strade del Friuli, in particolare nella nostra montagna. Ricordo un uomo di valore, di principi e di grande determinazione. Nello sport e nella sua professione, Enzo si è sempre distinto per capacità e competenza. Perdiamo un amico e un grande rappresentante del Friuli”.
Il Gruppo consiliare del MoVimento 5 Stelle in Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia si unisce al cordoglio per la scomparsa di Enzo Cainero. “Ci lascia un grande uomo di sport – sottolineano i consigliere regionali M5S -, che ha saputo dare lustro e visibilità al Friuli Venezia Giulia con il suo lavoro che ha consentito alla regione di essere protagonista di eventi di livello internazionale, in particolare grazie alle Universiadi invernali 2003 e alle tappe del Giro d’Italia che Cainero è riuscito a portare sulle nostre strade”.
“Esprimo il cordoglio e la vicinanza alla famiglia per la scomparsa di Enzo Cainero. Lo conobbi da vicino da Rettore quando era a capo del comitato organizzazione delle Universiadi a Tarvisio e, come avversario politico, alle elezioni a sindaco di Udine nel 2008. Tutto il Friuli, e il mondo dello sport nazionale ed internazionale, devono molto a Enzo Cainero. Con impegno, intelligenza, eccezionali capacità organizzative e di visione ha contribuito a scrivere la storia dello Sport e a crearne i miti, come quello dello Zoncolan”: così si è espresso Furio Honsell, ex Sindaco di Udine e Consigliere regionale di Open Sinistra FVG.