Con “Buy in Sportland” 12 Comuni e 3 associazioni di categoria assieme per la crescita del commercio
“Quella dei distretti del commercio è una misura innovativa per il Friuli Venezia Giulia, il cui obiettivo è di rivitalizzare i centri storici e il commercio locale, presidio importante per le comunità non solo dal punto di vista economico, ma anche sociale”.
Lo ha detto l’assessore regionale alle Attività produttive Sergio Emidio Bini in municipio a Gemona durante la cerimonia di sottoscrizione dell’accordo di partenariato del distretto del commercio “Buy in Sportland”, che vede insieme 12 Comuni e 3 associazioni di categoria, coinvolgendo un territorio dove operano quasi 700 attività di vendita. La progettualità del distretto, che ha lo scopo di sostenere il commercio in un’area a forte vocazione turistica e sportiva, prevede interventi per incentivare la banda larga, la riqualificazione dell’arredo e del verde urbano, il marketing territoriale, il turismo enogastronomico e il cicloturismo.
“I distretti del commercio – ha ricordato l’esponente dell’Esecutivo – sono frutto di un puntuale percorso di dialogo e confronto con i Comuni e le associazioni di categoria, partito sulla stregua dell’esempio della Lombardia, che sul tema è sicuramente un’apripista. Dal canto nostro abbiamo dato vita a uno specifico bando rivolto ai Comuni, con una dotazione iniziale di 6 milioni di euro, che chiuderà il 12 maggio e che ha già fatto registrare una risposta importante. Ne sono una dimostrazione i 23 progetti fino a ora pervenuti, nei quali sono coinvolti ben 133 amministrazioni comunali di tutto il Friuli Venezia Giulia. L’intento è quello di rivitalizzare i centri storici, incentivando le imprese giovanili e la nascita di nuove attività, che puntino sull’unicità e sulle peculiarità del territorio, con un commercio specializzato che non si ponga in concorrenza, ma che sia complementare all’offerta della grande distribuzione”.
“Per fare questo – ha aggiunto Bini – è necessario dare risalto alle eccellenze artigiane locali, ritornando a pensare alla dimensione della bottega, punto di riferimento indispensabile per la socialità dei centri storici. Per vincere questa sfida, è importante fare sistema, con una virtuosa alleanza tra pubblico e privato. Per questo un ringraziamento va al Comune capofila, Gemona del Friuli, e a tutte le altre 11 amministrazioni locali che hanno aderito al progetto, così come alle associazioni di categoria, sempre pronte a mettersi al servizio della crescita del territorio”.
Il distretto del commercio Buy in Sportland comprende le amministrazioni comunali di Gemona del Friuli (Comune Capofila), Artegna, Bordano, Buja, Forgaria nel Friuli, Magnano in Riviera, Montenars, Nimis, Osoppo, Tarcento, Trasaghis, Venzone, oltre alla Camera di commercio di Pordenone-Udine, Confcommercio Imprese per l’Italia – Udine e Confcooperative Alpe Adria.
“Con i distretti del commercio, la Regione – ha concluso l’assessore – vuole dare sostegno e attenzione a progetti che siano il frutto della condivisione tra Comuni e associazioni di categoria, con lo scopo di far crescere il commercio e i servizi turistici sul territorio”