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A Tolmezzo l’omaggio alla regista Christiane Rorato con “La rosade dal timp”

Il Nuovo Cinema David di Tolmezzo rende omaggio a Christiane Rorato, regista francese particolarmente legata alla terra di Carnia, con la proiezione del suo film ‘La rosade dal timp – I Cantori di Cercivento’ in calendario venerdì 26 maggio alle 20.30 con ingresso libero. 

Prima della proiezione sarà ricordata la figura della Rorato arricchita da una breve intervista inedita dove la stessa Rorato svela genesi e realizzazione del film/documento.      

Christiane Rorato nata a La Mure, in Francia nel 1943. Padre di origine friulana, minatore nelle miniere di carbone, così come il nonno, emigrato in Francia nel 1923 con la moglie di Rivignano.

Christiane a 17 anni si sposta per i suoi studi a Parigi, diplomata giornalista negli anni ’60 inizia la sua carriera di attrice nei teatri parigini.     

Si inserisce nell’ambiente cinematografico, entra in contatto e lavora con registi prestigiosi tra cui Allio (1924-1995) e con attori di fama quali Simone Signoret e Gérard Depardieu; nel 1988 fa la sua prima esperienza di regista con il film “Debout dans ce siècle anthracite”, documentario sulla figura di une vecchio minatore che aveva lavorato nelle miniere di La Mure.

Christiane raccontava che in casa sua non si parlava mai del Friuli, solo negli ultimi anni di vita il papà aveva fatto qualche cenno e prima di morire gli aveva detto che la bisnonna, di Rivignano, era una ‘guaritrice’. 

Sul finire degli anni ‘90 la lettura del libro di Carl Ginzburg sui Benandanti accende l’interesse per le sue radici friulane, viene in Friuli, nella terra dei suoi avi alla ricerca di tradizioni, storia e miti.    

Da questo momento buona parte della sua attività di regista sarà legata al Friuli; nel 2003 esce il suo primo lavoro ‘Guerrieri della notte, sulle orme dei Benandanti’ che riscuote significativi ed importanti riconoscimenti anche internazionali.

La lavorazione del film la porta a conoscere altre particolarità della terra friulana e della sua cultura che danno vita ad altri video/documenti, due legati a Cercivento “L’antica rogazione di Gorto a Cercivento” (2004) e “La rugiada del tempo: i cantori di Cercivento” (2011), “Il volo dell’angelo” (2013) che testimonia il restauro dell’angelo Gabriele posto sulla sommità del campanile della chiesa di  Santa Maria del Castello a Udine, nel 2017 “I dimenticati della Transiberiana” la storia dei friulani che nei primi ‘900 lavoravano alla costruzione della ferrovia nel cantiere di Missavaia sul lago Baikal e poi ancora “I vasi della signora Chen” (2018) sulla figura di Don Dino Colussi, salesiano originario di Casarsa e missionario in India. 

Da qualche anno stava lavorando ad un altro progetto “Oltre la Speranza. La Porta di San Tomaso” la storia della rinascita dell’Hospitale di San Giovanni di San Tomaso di Maiano, antico luogo di passaggio dei pellegrini in viaggio verso Gerusalemme.  

Alla fine di marzo era ritornata in Friuli, per presentare alcuni suoi lavori e la morte l’ha colta nel sonno nella notte tra il 31 marzo ed il 1 aprile nel suo appartamento di Grado, dove si sono svolte le esequie.