Ilaria Tuti inaugura il nuovo festival “Tolmezzo Vie dei Libri”
Si preannuncia come un fine settimana speciale e tutto da sfogliare, nel cuore della Carnia, quello della prima edizione del Festival letterario Tolmezzo Vie dei Libri, la nuova tre giorni dedicata ai libri e alla montagna, alla ricchezza e molteplicità di storie, paesaggi, luoghi, persone e tradizioni che si incrociano in un perimetro al crocevia – geografico e culturale – fra pianura e montagna, fra l’Adriatico e il mondo Centro-europeo. Da venerdì 30 giugno a domenica 2 luglio, quindi, Tolmezzo città festival e un cartellone concepito come polifonia di voci e di libri, grazie alla ricchezza di narrazioni e testimonianze che parleranno di emigrazioni e ritorni, di attenzione per l’ambiente e di legami tra uomo e montagna. Promosso dall’Amministrazione Comunale di Tolmezzo, con il sostegno della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia – Assessorato alla Cultura, il festival è curato da Fondazione Pordenonelegge.it. e alternerà presentazioni, passeggiate, un evento-concerto e momenti dedicati all’enogastronomia.
Hanno collaborato alla realizzazione di Tolmezzo Vie dei Libri la Camera di Commercio di Pordenone e Udine, Fondazione Friuli, Museo Carnico delle Arti Popolari Michele Gortani, nuova Pro Loco Tolmezzo, Comunità di Montagna della Carnia, Consorzio BIM Tagliamento, Università degli Studi di Udine, ISIS Fermo Solari Tolmezzo, ISIS Paschini – Linussio, Prima Cassa Credito Cooperativo FVG e Antincendio Service. Il territorio di Tolmezzo ha partecipato sin dalle fasi della progettazione del festival con le sue associazioni e realtà culturali, compresi gli istituti scolastici di secondo grado, fornendo un contributo importante e diventando protagonista a pieno titolo della manifestazione. Hanno collaborato a Tolmezzo Vie dei Festival: ISIS Fermo Solari e ISIS Paschini-Linussio di Tolmezzo, Museo Carnico, Università della Terza età della Carnia – APS, U.C.I.D. Tolmezzo, Associazione di Studi e Ricerche Storico Archeologiche “Carnia Cultura”, Leggimontagna/Asca, Legambiente Carnia, Amici dei Musei della Carnia, Soroptimist “Club Alto Friuli”, Hotel Park Oasi di Arta, Vicino/Lontano Mont.
Se l’inaugurazione, venerdì 30 giugno al Teatro Candoni di Tolmezzo (ore 18.30), sarà nel segno di un’autrice iconica della scrittura legata alla montagna, Ilaria Tuti, di cui Longanesi ha appena pubblicato il nuovo giallo “Madre d’ossa”, il giornalista e saggista Maurizio Molinari, direttore del quotidiano La Repubblica, suggellerà il festival domenica 2 luglio (Salone Albergo Roma, ore 18.30) con un focus sui nuovi scenari globali ridisegnati dal conflitto in Ucraina. E ci saranno anche – fra gli altri – i giornalisti Lorenzo Cremonesi e Antonio Caprarica, gli scrittori Daniele Zovi, Matteo Melchiorre, Enrico Galiano, l’autore-alpinista Enrico Camanni, mentre la Banda Osiris trasformerà un suo successo editoriale, “Le dolenti note”, in un evento scenico scandito da una vera girandola di gag, e per i più piccoli è in arrivo Geronimo Stilton, che incontrerà il Piccolo Principe … Tutti gli eventi sono proposti con fruizione gratuita, info e programma su tolmezzoviedeilibri.it.
«Riportare la Carnia e la suggestione dei nostri luoghi al centro degli eventi in fase di organizzazione era il nostro obiettivo – ha spiegato il Sindaco di Tolmezzo Roberto Vicentini – Già questa prima edizione potrà contare su autori di rilievo, e sarà solo l’inizio di un nuovo progetto culturale in calendario anche per gli anni a venire all’inizio della stagione estiva, un festival che vuole coinvolgere attivamente il territorio ad ogni livello, dalle istituzioni alle realtà culturali, ai singoli cittadini che hanno dato la loro disponibilità, agli studenti delle nostre scuole» .E l’Assessore comunale alla Cultura di Tolmezzo, Laura D’Orlando, ha infatti confermato che il festival, «concepito come volano di attrazione dei visitatori anche potenzialmente da fuori regione, è stato catalizzatore di un ampio networking, arrivando a coinvolgere capillarmente le associazioni culturali nella programmazione dell’evento, e gli studenti delle ultime classi degli istituti superiori come vere e proprie ‘guide’ in questo festival». «Questo festival – ha affermato il Vicepresidente e Assessore regionale alla Cultura e allo Sport Mario Anzil –rappresenta un evento unico nel suo genere, poiché si posiziona come un crocevia tra la Mitteleuropa e l’Adriatico, unendo culture, tradizioni e storie di questi affascinanti mondi. Durante il primo weekend di luglio, la città di Tolmezzo si trasformerà in un centro strategico di dialoghi a più voci, confronti e contaminazioni che schiudono nuovi percorsi culturali. “Tolmezzo Vie dei Libri” offrirà un programma ricco di incontri, eventi e spettacoli che permetteranno ai partecipanti di immergersi appieno nella cultura locale e non solo. Invito pertanto – conclude il Vicepresidente – tutti gli appassionati di letteratura, gli amanti della cultura e i cittadini a partecipare a “Tolmezzo Vie dei Libri” e a godere di questo evento nella splendida cornice di Tolmezzo».
«La cultura e la conoscenza, la letteratura e i libri come motore di sviluppo, anche economico, volano irrinunciabile per potenziare relazioni, catalizzare pubblico e nuovi incontri, valorizzare i propri luoghi: da sempre Fondazione Pordenonelegge.it crede nella “via” culturale per la promozione del territorio – ha affermato il Presidente, Michelangelo Agrusti – A maggior ragione se un festival “sboccia” nel cuore della Carnia, con il favore dei primi giorni estivi, e guarda alla montagna come patrimonio identitario diffuso e dinamico: con le sue infinite suggestioni e le potenziali criticità, che certamente troveranno nello scambio culturale un fattore irrinunciabile di crescita e progresso».
«L’analogia tra Tolmezzo e il mondo dei libri – spiega Gian Mario Villalta, direttore artistico di pordenonelegge – diventa subito emblema di pluralità e ricchezza delle direzioni e delle prospettive culturali. Una molteplicità di sguardi e visioni che da sempre il mondo dei libri rappresenta, perché le “vie dei libri” sono moltissime, diverse per direzione e funzione. Percorsi che, se ben esplorati, conducono all’uomo, alla sua civiltà, quindi alla città che accoglierà i libri in un dialogo plurale, Tolmezzo. Libri, ma anche esperienze, come spesso i libri suggeriscono: passeggiate, enogastronomia, spettacolo e incontri, tutto ciò che è necessario perché la città e il “perimetro” del festival prendano vita».
IL CARTELLONE
Si parte venerdì 30 giugno alle 11 nella Sala riunioni del Centro museale di Tolmezzo con un incontro dedicato al mondo vegetale dal titolo Conoscere e gustare le piante spontanee. Domenico Molfetta e Gabriella Gressani, profondi conoscitori delle proprietà delle erbe che nascono in un paesaggio ricco di meravigliosi contrasti, ne racconteranno proprietà e utilizzi culinari tra tradizione e invenzione. A conclusione del dialogo, moderato da Marte Vezzi e Federica Nodale, verranno offerti assaggi a tema a cura dell’Hotel Park Oasi di Arta. Alle 15.30, sempre al Centro museale, Massimo De Liva presenterà Friûlout. L’emigrazione friulana dal 1946 al 2021. Come attrarre i talenti in Friuli (Andrea Moro editore), una lettura del fenomeno dal secondo dopoguerra a oggi con un focus dedicato agli ultimi due decenni, raccontati e analizzati attraverso una trentina di interviste. L’autore, in dialogo con Andrea Ghidina, affronta le ragioni che spingono i friulani a emigrare e riflette su possibili soluzioni per favorire il rientro dei talenti. Alle 18.30 al Teatro Comunale Luigi Candoni taglio ufficiale del nastro con la regina del giallo italiano, Ilaria Tuti, e il suo nuovo libro Madre d’ossa (Longanesi). Intervistata dallo scrittore Alberto Garlini, curatore di pordenonelegge, l’autrice di Gemona del Friuli torna con la commissaria Teresa Battaglia, impegnata in un viaggio negli enigmi della vita e nella difficile sfida contro la malattia e la perdita della memoria. Boschi, sangue, culti e leggende in un romanzo in cui anche la montagna è protagonista.
A poco più di un mese dall’incoronazione del successore di Elisabetta II, Antonio Caprarica, a lungo corrispondente della RAI da Londra, presenterà Carlo III. Il destino della corona (Sperling&Kupfer). Appuntamento alle 21 al Teatro Comunale Luigi Candoni, dove Caprarica, intervistato dalla curatrce di pordenonelegge Valentina Gasparet, parlerà del sovrano a due facce, che ha oscillato tra momenti di incredibile popolarità e periodi di ostilità e discredito, ma al quale vanno riconosciute lungimiranza e sensibilità rispetto ai temi ambientali.
Fiction, giornalismo, narrazioni per i più piccoli e un evento spettacolo per gli otto appuntamenti in cartellone sabato 1° luglio. Ad aprire alle 10.30 al Centro Servizi Museali la seconda giornata di festival sarà il giornalista Giuseppe Ragogna con Friuli – Storie di montagna. Esperienze di vita e di lavoro, coadiuvato da Gloria Clama e Federico Morocutti. Guidato dal fiuto delle buone notizie e sorretto da una profonda conoscenza del territorio, Ragogna ha viaggiato tra campagne e vallate friulane per conoscere quei piccoli giovani imprenditori, allevatori e agricoltori, la cui creatività è esempio di rigenerazione e, in qualche caso, di una timida inversione del cosiddetto inverno demografico. Nell’incontro dedicato Se non dovessi tornare. La vita bruciata di Gary Hemming, alpinista fragile (Mondadori), Enrico Camanni racconterà uno scalatore iconico degli anni Sessanta. Presentato alle 11 nel Salone dell’Albergo Roma da Leonardo Bizzaro, Camanni, noto alpinista, giornalista e grande amante della montagna, parlerà della filosofia ecologica della scalata incarnata dall’arrampicatore californiano.
Una storia ambientata in un paese di mezza montagna, un contrasto che affonda le radici nel passato al centro del romanzo di Matteo Melchiorre, Il Duca (Einaudi) Alle15.30 nel Cortile del Museo Carnico l’autore converserà con Gian Mario Villalta, direttore artistico di pordenonelegge, della montagna di ieri e di oggi, sfogliando una storia tesissima ed epica sulla furia del potere, le leggi della natura e la libertà individuale.
Talmente straordinari ed eccentrici da affascinare gli scrittori di teatro: sono gli abitanti della Carnia, raccontati attraverso il tempo da Carlo Tolazzi nel libro Il silenzio e la rivolta. Quattro scritture per una Carnia in scena (Forum). L’autore, presentato da Gianpaolo Carbonetto, interverrà alle 16.30 al Centro Servizi Museali. Due professioniste, Francesca Colesanti e Linda Cottino, accomunate dalle medesime passioni, la montagna e la scrittura, proporranno poi un dialogo in cui “la montagna è donna”: dalla vita di Chiara Ramorino, la straordinaria fisica-alpinista che ha dato il proprio nome a un ghiacciaio in Antartide, alle altre memorabili signore delle montagne per l’incontro Raccontare la montagna e la vita al femminile nel Salone dell’Albergo Roma alle 17.
Un viaggio vertiginoso nella storia del Friuli dall’era glaciale fino ai giorni nostri con Walter Tomada alle 18 al Centro Servizi Museali. Presentato da Raffaella Cargnelutti, lo studioso ripercorrerà il suo Storia del Friuli e dei friulani (Biblioteca dell’immagine), attraverso le tappe più significative: la fondazione di Cividale e la grande Aquileia, la distruzione portata da Attila, Napoleone, il Risorgimento, le due guerre mondiali, il terremoto.
Ironia, divertimento e musica nell’evento-spettacolo con Banda Osiris nel Cortile del Museo Carnico alle 18.30. Con Le dolenti note. Il mestiere del musicista: se lo conosci lo eviti, i quattro componenti del complesso spiegheranno perché è meglio evitare di diventare musicisti e come eliminare quelli più insopportabili. In serata alle 21 nel Salone dell’Albergo Roma Lorenzo Cremonesi, inviato del Corriere della Sera, racconterà Guerra infinita. Quarant’anni di conflitti rimossi dal Medioriente all’Ucraina (Solferino). Una testimonianza di giornalismo in prima linea sui fronti più terribili, introdotta da Leonardo Bizzaro.
L’ultima giornata del festival domenica 2 luglio si aprirà alle 10.30 al Centro Servizi Museali con la presentazione di Dossier delle bandiere, con gli autori Marco Lepre, Aran Cosentino e Ira Conti, insieme ad Alessandra Ceschia, in collaborazione con Legambiente Carnia. Dai riconoscimenti ecologici ai progetti sbagliati, una guida per orientarsi tra quello che di positivo e di negativo è stato realizzato nell’arco alpino. I valori del rispetto della natura, per grandi e piccini, anche al Cinema David alle 11 con Geronimo Stilton incontra il Piccolo Principe: grazie alla stratopica avventura narrata nel nuovo libro Il mio amico Principe (Piemme), Geronimo ci accompagnerà in un viaggio fatto di amicizia, rispetto per l’ambiente e sostenibilità. Perché amare e rispettare la natura può essere divertente, emozionante e regalarci molte sorprese… proprio come una nuova amicizia.
Alle 11.30 nel Cortile del Museo Carnico Paolo Costa parlerà de L’arte dell’essenziale. Un’escursione filosofica nelle terre alte (Bottega Errante edizioni). Camminando in montagna ci si può chiedere da dove venga la gioia che si prova malgrado la fatica, il sudore, il freddo o la pioggia. Il libro è un tentativo di distillare il senso autentico di questa esperienza comune a partire da alcune parole chiave. L’appuntamento si terrà in collaborazione con Vicino/Lontano Mont.
Spazio all’esplorazione alle 14 con la passeggiata guidata Lungo la roggia. Tolmezzo dal medioevo a oggi: un itinerario di un’ora per le vie del centro storico con una breve visita al Museo Carnico, nel cui cortile è fissato il punto di raccolta. L’evento è in collaborazione con gli Amici dei Musei della Carnia. Sempre nel Cortile del Museo Carnico, alle 15.30, Raffaella Cargnelutti narrerà Fiabe e leggende friulane (Bottega Errante), presentata da Maria Beatrice Polli e Bruna Silverio. Il fascino della tradizione popolare rivive in favole, leggende e filastrocche in un appuntamento in collaborazione con Soroptimist Club Alto Friuli. Alle 16.30 al Centro Servizi Museali Il racconto dei boschi e della neve di Daniele Zovi (De Agostini), in dialogo con Gian Mario Villalta: un’immersione nella natura di montagna guidata da un autore che la ama profondamente, particolarmente legato all’Altopiano di Asiago sull’esempio di Mario Rigoni Stern.
Geografia di un dolore perfetto (Garzanti) è il titolo dell’ultimo libro di Enrico Galiano: la storia di Pietro abbandonato dal padre quando era ancora ragazzino e cresciuto in quella che chiama “spezzanza”, la sensazione di essere spezzati, nonostante una carriera di successo e una famiglia che ama. L’autore, uno degli scrittori e degli insegnanti più amati d’Italia, lo presenterà alle 17 nel Salone dell’Albergo Roma. Conclusione in grande stile alle 18.30 sempre all’Albergo Roma con Maurizio Molinari, direttore di Repubblica, presentato dal giornalista Paolo Mosanghini, direttore del quotidiano Messaggero Veneto. Il ritorno degli imperi. Come la guerra in Ucraina ha sconvolto l’ordine globale (Rizzoli) è un’analisi sul confronto tra le nuove potenze che stanno cambiando gli scenari mondali in una sfida tra democrazie e autocrazie che minaccia il futuro dell’Europa, nel quale l’Italia può essere un attore decisivo.