CarniaCultura

Svelati in Val Pesarina i vincitori del concorso letterario “Sentieri e parole”

Si sono svolte al Museo dell’Orologeria Pesarina di Pesariis, con il supporto del Comune di Prato Carnico, le premiazioni dei tre vincitori della prima edizione del concorso letterario dedicato alla montagna friulana “Sentieri e parole”, che ha per sottotitolo Dal Carso alle Prealpi, dalle Giulie alle Dolomiti Friulane organizzato da Kepown, innovativa piattaforma online. 

I tre vincitori nominati dalla giuria, costituita da Riccarda de Eccher, artista e alpinista, Melania Lunazzi, giornalista e storica dell’arte, Marko Mosetti, direttore responsabile di Alpinismo goriziano, sono, a pari merito e in ordine alfabetico, Noemi de Bernardo, Marco Favero e Omar Gubeila

Noemi de Bernardo ha scritto il racconto Intant bundì ambientato al Rifugio Marinelli. Ecco la valutazione dei giurati: “Il racconto si svolge all’interno del più vecchio e iconico rifugio della Carnia, presentandoci quella realtà dal punto di vista di chi ci lavora. Le incertezze della narratrice, venuta dalla città, trovano una soluzione nella solidità della vita semplice e dura della gestione di un rifugio. In un racconto tutto al femminile i personaggi sono scolpiti dallo sguardo di chi, venendo da fuori, ne coglie nuovi valori.”

Marco Favero ha scritto Quallad, un lungo racconto a metà tra ambientazione fantastica e psicologica, i cui sviluppo temporale di svolge attorno ad una malga: “Un lavoro che ha i caratteri del romanzo per intreccio, originalità dell’invenzione e qualità della costruzione. La narrazione si svolge in tempi molto lunghi e lautore riesce a far scorrere i personaggi riuscendo a raccontarli e a farci empatizzare con le loro personalità. La malga, luogo del lavoro dei montanari-allevatori, rimane centrale come centrale e immutato nel tempo resta il mistero che vi si svolge. Il narratore ci porta in una nuova dimensione, sempre montana, che descrive con grande credibilità e verosimiglianza. Una metafora? Sarà lavvincente lettura a darne la risposta”.

Omar Gubeila (nella foto di copertina) affronta invece il tema della Grande Guerra nelle Alpi Giulie in una prospettiva di amicizia tra soldati appartenenti a fronti contrapposti con Unnbekannter Soldat: “Pur essendo italiano, lautore narra della guerra in montagna, sulle Alpi Giulie, dal punto di vista di un soldato austriaco. Tra due soldati di opposti schieramenti fiorisce unamicizia che li porta a scegliere la reciproca salvezza anziché la bandiera che servono sebbene i fatti si svolgano in un arco temporale breve e in circostanze drammatiche e inusuali. Con un linguaggio ricco ma mai ridondante si tratta anche il tema della responsabilità della memoria.  La narrazione dettagliata e attenta rivela da parte dell’autore cura e competenza  storica”.

La prima edizione del concorso “Sentieri e parole”, che ha goduto del sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia tramite Promoturismo FVG e per l’evento della premiazione la Società Solari di Udine, dove deve la sua nascita proprio a Pesariis, ha visto la partecipazione di diversi concorrenti che hanno posto la montagna friulana al centro di racconti autobiografici, storici, di fantasia, poetici, di ricerca documentale e narrativi. 

Gli elaborati sono stati valutati in ordine a tre criteri di valutazione: Forma – Competenza linguistica e correttezza formale (uso corretto della lingua); Contenuto – Originalità del contenuto e attinenza al tema; Comunicazione – Capacità di trasmettere emozioni e originalità espressiva.

Per ciascuno di loro il premio consiste in un soggiorno di due notti in strutture alberghiere e di ospitalità della Val Pesarina, l’Agriturismo Son La Napa e Valtempo Relais.

Nell’ambito della premiazione è stata lanciata la seconda edizione del premio, i cui confini si allargano ad una dimensione sovraregionale e i cui dettagli sono rintracciabili sul sito www.kepown.com.