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Consiglio comunale “agitato” a Bordano, il sindaco chiama la Polizia Locale

In relazione al Consiglio Comunale di oggi a Bordano, proponiamo le considerazioni del sindaco Gianluigi Colomba e, più sotto, quelle del Gruppo consiliare di minoranza “Par Bordan & Tarnep”.

Lunedì 26 giugno si è tenuto il Consiglio comunale del Comune di Bordano, richiesto in via straordinaria dalla minoranza a seguito di ben sedici interrogazioni, la maggior parte delle quali reiterate, presentate come mozioni e già respinte oppure con il parere negativo già dato dal Responsabile.

Proprio per la numerosità delle interrogazioni, l’orario della seduta è stato fissato per le ore 9, anche considerando che nel precedente Consiglio del 4 maggio, richiesto sempre dalla minoranza, la seduta si è prolungata di parecchio.

Rientrando nella discrezionalità del Sindaco convocare il Consiglio e valutare giorno e ora migliori per garantire la partecipazione e anche il buon andamento e la funzionalità dell’amministrazione, non si è violata alcuna normativa come asserito dalla minoranza.

Le provocazioni della minoranza non si sono fatte attendere e gli animi sono apparsi da subito accesi, come è ormai consuetudine dall’inizio del mandato dell’attuale amministrazione.

Chiedendo la parola ancora prima della lettura del primo punto all’ordine del giorno, il consigliere di minoranza della lista “Par Bordan e Tarnep” ha contestato l’orario di convocazione considerandolo di esclusività delle attività lavorative, dando poi illustrazione del significato della parola “fannullone”, il tutto condito da toni alti e provocatori, tanto da dover costringere il Sindaco ad una momentanea sospensione per richiedere l’intervento della Polizia Locale.

Alla ripresa dei lavori, i due consiglieri di minoranza presenti hanno abbandonato il Consiglio, scegliendo di non lasciare l’aula ma di sedersi tra il pubblico.

Il Consiglio è proseguito con continue interruzioni e schiamazzi del pubblico presente in aula, contravvenendo al regolamento che prevede che quest’ultimo si astenga da ogni manifestazione di assenso o dissenso; assenso e dissenso invece possibile all’interno della seduta se i consiglieri non avessero abbandonato il proprio posto e diritto.

Il Consiglio comunale dovrebbe essere l’organo del confronto costruttivo e non di bagarre e sfoghi personali.

GIANLUIGI COLOMBA
Sindaco di Bordano


L’opposizione consiliare di Bordano tre settimane orsono chiese la convocazione del Consiglio comunale per ottenere dal Sindaco risposta ad una serie di domande che a questo punto dobbiamo dedurre siano scomode. 

Scomode poiché il Sindaco, pur di non adempiere a un suo preciso obbligo, convoca il Consiglio comunale di lunedì mattina alle 9.00 mettendo in tal modo in seria difficoltà la partecipazione di tutti i Consiglieri e quella del pubblico (normalmente una trentina di persone) che presenzia le adunanze. 

Il Sindaco che a parole, e solo a parole per l’appunto, farebbe bandiera della trasparenza, della legalità e della volontà collaborativa, vuole evitare di dare risposte ai consiglieri e ai cittadini che lavorano e non possono assentarsi. 

Trasparenza amministrativa? Dove? Il Sindaco fa orecchie da mercante anche per ciò che la legge indica, ovvero che le adunanze consiliari si svolgano preferibilmente in orario non lavorativo. Il “preferibilmente” viene adottato dal sindaco per soddisfare le sue personali, incomprensibili e inaccettabili ragioni.  

Il Sindaco poi, al nostro incalzare, risponde che i Consigli comunali, se richiesti ogni “due” mesi, costano troppo (200 €) e a suo dire richiedono troppo lavoro. Bordano, un paese di appena 700 anime, ha un Sindaco e tre assessori per un costo di 45.000 € l’anno, cosa dire?  

La promozione della più ampia partecipazione democratica, in particolare quando della trasparenza e della legalità si vorrebbe farne bandiera, è elemento chiave per una buona amministrazione. Questa scelta di convocazione del Consiglio comunale solleva seri dubbi sulla volontà del Sindaco di promuovere una gestione aperta, inclusiva e partecipata. 

GRUPPO CONSILIARE “PAR BORDAN & TARNEP”

ORDINE DEL GIORNO CONSIGLIO COMUNALE
ORDINE DEL GIORNO CONSIGLIO COMUNALE (integrazione)