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L’app del Soccorso Alpino diventa gratuita per tutti

Il Club Alpino Italiano (CAI) e il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS), congiuntamente al Ministero del Turismo, annunciano importanti novità per  GeoResQ (www.georesq.it), applicazione dedicata alle attività in montagna in grado di inviare  una richiesta di aiuto quando ci si trova in pericolo e si ha bisogno di soccorso: grazie ai fondi  straordinari che il MITUR ha stanziato a favore del Cai, da oggi, 10 luglio, l’applicazione è  totalmente gratuita e completamente rinnovata per migliorare l’esperienza degli utenti. 

«Rendere l’app GeoResQ gratuita significa mettere la sicurezza al primo posto per garantire  a tutti la possibilità di godersi le attività in montagna con la piena consapevolezza di avere un  filo diretto con i soccorritori in caso di bisogno», dichiara il Ministro del Turismo Daniela  Santanchè. «Investire in sicurezza è una prerogativa irrinunciabile, che abbiamo inserito  anche tra le colonne portanti del Piano strategico del Turismo 2023-2027, così come è  indubbio l’impegno del Mitur nell’investire sul turismo di montagna, un segmento di grande  attrattività del comparto, soprattutto in termini di sviluppo sostenibile e destagionalizzazione». 

L’app GeoResQ negli anni 

L’app, lanciata dal CAI e dal CNSAS nel 2013, ad oggi conta oltre 220.000 download e 82.000  utenti attivi ogni anno e un totale di 1322 chiamate di soccorso, 578 interventi del Soccorso  Alpino e 740.000 tracce salvate dagli utenti durante le proprie escursioni. L’app è utilizzata  abitualmente da escursionisti e amanti delle attività all’aria aperta durante tutto l’anno. 

Le centrali operative di GeoResQ 

Le centrali operative di GeoResQ sono dislocate a Sassari, in Sardegna (centrale storica), e  a Cassano Irpino (AV), in Campania. Nelle centrali operative, attive 24 ore su 24, 365 giorni  all’anno, turnano gli operatori del CNSAS con formazione specifica. L’allarme che giunge alla 

centrale viene preso in carico e inoltrato al Soccorso Alpino e Speleologico locale e attraverso  il NUE112, dove attivo, o le centrali dell’Emergenza Urgenza Sanitaria, viene avviata la  gestione dell’emergenza. È in fase di studio l’integrazione con i sistemi NUE112 regionali e  presto ci saranno novità sulla comunicazione satellitare. 

Il rinnovamento dell’app e del portale web 

L’app GeoResQ vede inoltre il rinnovamento della propria identità visiva e del portale web,  per permetterne un più semplice utilizzo da parte degli utenti, rendendola così più efficiente  sia durante il rilevamento della propria traccia sia in caso di emergenza, per lanciare l’allarme  e mettersi direttamente in contatto con il Soccorso Alpino e Speleologico. 

«Fino ad ora l’utilizzo di GeoResQ era gratuito solamente per i Soci del CAI», afferma il  Presidente generale del Club Alpino Italiano Antonio Montani. «Grazie ai fondi del MITUR,  oggi siamo in grado di offrire un vero servizio pubblico a tutti coloro che frequentano i territori  montani. Sui sentieri e sulle pareti, però, la sicurezza totale non esiste, questa app deve  dunque affiancare la formazione e le necessarie valutazioni delle proprie capacità e dei  pericoli insiti in un ambiente non addomesticato dall’uomo». 

Sulla stessa lunghezza d’onda Maurizio Dellantonio, Presidente del Corpo Nazionale  Soccorso Alpino e Speleologico: «In 10 anni di utilizzo, l’app GeoResQ ha fatto la differenza  su oltre 550 interventi di soccorso e si è affermata come uno strumento importante per tutti i  frequentatori dell’ambiente montano. Queste importanti novità la rendono sempre più un’app  indispensabile per chiunque decida di frequentare le nostre montagne. Come sempre, la  tecnologia non potrà mai sostituirsi alle competenze tecniche e alla prudenza che ciascuno di  noi deve avere per vivere in tranquillità le proprie escursioni, ma GeoResQ è indubbiamente  un valido aiuto sia durante il periodo estivo che in quello invernale». 

Alessandro Molinu, Vicepresidente del CNSAS e responsabile del progetto GeoResQ,  evidenzia come quest’ultimo aggiornamento permetta all’applicazione «di fare un salto di  qualità concreto e tangibile per i nostri utenti, continuando comunque a preservare la  semplicità d’uso e l’affidabilità nella gestione delle richieste di soccorso».