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Bambini e bambine accanto agli anziani nella casa di riposo di Paluzza

Comincerà a metà luglio il primo dei tre laboratori previsti da “Amabilmente”, il progetto creato dalla Asp Matteo Brunetti di Paluzza per contrastare la solitudine degli anziani e rinsaldare il loro rapporto con la comunità dove ha sede la casa di riposo, attraverso l’interazione degli ospiti della struttura con bambini e giovani dei comuni limitrofi. Ad essere coinvolti e a sostenere l’iniziativa ci sono infatti le amministrazioni comunali di Paluzza in primis e delle altre consorziate dell’Asp, ovvero Arta Terme, Cercivento, Sutrio, Treppo Ligosullo e Paularo.

Il progetto, finanziato dalla Regione FVG nell’ambito delle leggi 22/2014 e 22/2020 per il “Contrasto della solitudine e promozione dell’invecchiamento attivo”, prevede la costruzione di un ponte generazionale tra anziani e giovani, che saranno direttamente coinvolti per raccogliere i saperi, frutto di “saggezza, esperienza e talenti”, degli Ospiti dell’Asp Brunetti e per collaborare nella realizzazione dei laboratori che saranno organizzati dalla cooperativa Cramars.

Il primo dei tre laboratori, che comincia in questi giorni, si chiama “Tra orto e giardino” e si terrà nell’area esterna alla struttura di Paluzza, dove esiste un ampio spazio dedicato. Sotto la guida di esperti giardinieri e ortisti di un tempo (quali sono proprio gli ospiti della Casa di riposo), le giovani generazioni proveranno a prendersi cura di una piccola parte dell’area verde. L’orto, oltre alla valenza terapeutica che il coltivare rappresenta per gli anziani, favorisce la socializzazione e la cooperazione. I bambini coinvolti negli incontri, che si svolgeranno la mattina per due volte alla settimana, godranno anche de supporto anche di due esperte di agricoltura e di erboristeria quali Lucia Valle e Ursula Puntel. Questo e gli altri laboratori saranno coordinati anche dal personale dell’Asp Brunetti e realizzati da Cramars.

Il secondo laboratorio si chiama “Raccogli una storia” e prevede la raccolta di alcune testimonianze dirette di chi partecipa a cui verrà chiesto di trasmettere ai bambini una storia del loro passato. Questa attività convoglierà in un video che sarà messo poi a disposizione della struttura per una proiezione collettiva. L’iniziativa è molto importante come stimolo cognitivo, poiché gli anziani saranno chiamati a ricordare e raccontare. Il coinvolgimento dei ragazzi sarà inoltre molto utile per creare un ambiente che favorirà il coinvolgimento attivo dell’ospite e rappresenta anche una insostituibile occasione di azione su aspetti emotivi, quali il piacere e la responsabilità dell’accudire, la continuità affettiva e il piacere nella condivisione di attività ludiche. Lo stare insieme è una condizione fondamentale per far riemergere la propria identità anche attraverso il racconto.

Il terzo e conclusivo laboratorio previsto per l’inverno si chiama “Cuciniamo i biscotti” e prevede il recupero delle ricette della tradizione da parte degli ospiti attraverso la collaborazione dei bambini per la loro preparazione. Per gli anziani partecipanti questo incontro è un’occasione per ritrovare abitudini del passato e trasmettere alle nuove generazioni antiche tradizioni fatte di sapori, racconti e profumi, mentre ai bambini verrà data l’opportunità di avvicinarsi all’anziano anche come punto di riferimento. Rimettere le mani in pasta sarà un motivo di incontro generazionale. È prevista la partecipazione della food blogger Chiara Selenati.

Animare il territorio con questa iniziativa è la spinta anche più ambiziosa a voler promuovere e sviluppare percorsi maggiormente integrati “tra servizi” e “con” la comunità. Si intende così avere un impatto sul più generale tema del sostegno alla popolazione anziana fragile, nel rispetto della dignità umana per un fondamento alla migliore qualità della vita, evolvendo dal paradigma del concetto classico di “cura”.

“Entusiasmo e buona volontà accoglieranno le nuove generazioni all’interno della Casa – aggiunge la direttrice Anna Cragnolini -. Abbiamo tanto atteso la riapertura e siamo animati dal desiderio di coinvolgere il territorio nelle più diverse progettualità”.

“Ringrazio la Regione, i Comuni consorziati, la Cooperativa Cramars, Lucia Valle, Ursula Puntel,  Chiara Selenati e i dipendenti dell’ASP Brunetti per il bellissimo progetto  che, tramite la valorizzazione del territorio e della nostra comunità, consentirà agli anziani di trasmettere il proprio sapere ai ragazzi e a questi di portare gioia in Casa di Riposo con sicuro  divertimento per tutti”, conclude la presidente Stefania Tassotti.