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A Sappada tre giorni di musica, narrativa e avvincenti storie di montagna

Ritorna a Sappada da venerdì 28 a domenica 30 luglio “Parole in vetta, musica in quota e sapori a valle”, il festival che si caratterizza ormai da 4 anni per la sua esclusiva ambientazione nel cuore della parte vecchia della località, per la ricchezza dei suoi contenuti e per gli intensi dialoghi sulla montagna di cui sono protagonisti celebri scrittori.

“Sarà un’edizione molto particolare in cui, oltre ad ospiti di eccezione quali Mauro Corona, il pianista jazz Glauco Venier, la cui bravura gli è valsa la candidatura ai Grammy Awards, il basso baritono Zoltan Nagy, acclamato nei teatri dell’opera di tutto il mondo, ci saranno nomi già conosciuti del festival come la scrittrice Raffaella Cargnelutti e la violinista Mariko Masuda ma, soprattutto, il palcoscenico accoglierà talentuosi sappadini di varie generazioni, interpreti di arti e gesta e custodi di preziose testimonianze storiche della località”, dichiara la direttrice artistica e organizzatrice dell’evento Monica Bertarelli.

Il festival, che giunge alla sua quarte edizione e che avrà come tema centrale la sostenibilità della montagna, prenderà il via venerdì 29 alle 17.00 in Piazzetta Hoffe, con lo scrittore Mauro Corona che sarà chiamato a spiegare ciò che del mondo che gli appartiene non si vede, non si sa e serve necessariamente per far sì che la montagna possa sopravvivere e diventare anche competitiva. “Con gli ospiti di Parole in Vetta di quest’anno approfondiremo due aspetti: sostenibilità e consapevolezza. Spesso il nostro pubblico fatto prevalentemente di turisti, non conosce le vere dinamiche e neppure le storie appassionanti della nostra terra e con il festival vogliamo coinvolgerli e renderli partecipi della realtà in cui viviamo”, anticipa Bertarelli.

In questo contesto si colloca, sempre venerdì 28 anche l’intervento della dottoressa Marta Angelini dirigente della Clinica Ostetrica Ginecologia dell’ospedale di Udine che parlerà della necessità della clinica di dotarsi di uno strumento in aiuto alle donne con gravidanza a rischio. A Parole in vetta sarà avviata una raccolta fondi affinché l’istituto possa acquistare il macchinario utile.

La musica sarà grande protagonista nella serata di sabato con Glauco Venier che si esibirà al pianoforte della suggestiva piazzetta dominata dal monte Siera insieme con Alfonso Deidda al sassofono, ripercorrendo la storia musicale dei Beatles. Attesissimo è anche il basso baritono Zoltan Nagy che, in chiusura, domenica alle 17, accompagnato dal celebre fisarmonicista Bodgan Laketic, eseguirà brani tratti da un repertorio molto articolato che spazia dalla musica sudamericana a quella italiana.

Una riconferma è quella della presenza della scrittrice Raffaella Cargnelutti, da poco uscita con il suo ultimo libro di storie della Carnia e della violinista Mariko Masuda. Insieme a loro, domenica alle 11 salirà sul palco anche Francesca Domini, allevatrice di capre a Sauris che ha fatto della sua produzione casara un forte richiamo turistico nella località montana. “Sì può pensare che poco abbiano a che fare una scrittrice di Tolmezzo, una violinista giapponese e una scienziata-allevatrice di Sauris – spiega Monica Bertarelli – ma posso garantire che la loro presenza in contemporanea sul palco sarà molto emozionante”.

Novità assoluta di questa 4ª edizione sarà la partecipazione in qualità ospiti, sabato pomeriggio alle 17, di  quattro sappadini che, seppure custodi di preziose ed esclusive testimonianze, sono sempre rimasti lontani dai riflettori: sono la fotografa Marika Puicher, il velista Antonio Solero e i fratelli Vittorio e Ida Vesentini. “Non voglio anticipare nulla in merito per non rovinare la sorpresa – racconta la direttrice astista di Parole in Vetta – quello che è certo è che scopriremo un mondo e fatti ad oggi rimasti nel cassetto”.