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Legambiente della Carnia ricorda Nereo Peresson ad un anno dalla sua scomparsa

Un anno fa, il 5 di agosto, ci lasciava a soli 68 anni Nereo Peresson, vice-presidente del circolo Legambiente della Carnia e grande esperto di agricoltura di montagna.

Un malore lo colpì improvvisamente nel municipio di Resia, durante un incontro promosso dall’Amministrazione Comunale che a lui si era rivolta per un progetto sulla valorizzazione della locale varietà di aglio. Il suo ultimo intervento pubblico, nelle vesti di relatore, risale solo ad una decina di giorni prima, in occasione del Convegno sul “Turismo Montano” organizzato da Legambiente e da vari Comitati presso il Cinema David di Tolmezzo.

 Originario di Piano d’Arta, Nereo si era diplomato presso l’Istituto Agrario di Cividale e aveva lavorato anche presso il Centro di Sperimentazione Agraria di Pozzuolo e la Confederazione Italiana Agricoltori. Nel 1990 creò la sua azienda, specializzata nella produzione di piantine da orto, fiori, erbe officinali ed alberi da frutto. In seguito collaborò con l’Università di Udine in progetti per il recupero e la produzione e valorizzazione di varietà di piante autoctone – in particolare fagiolo, patate, mais da polenta e alberi da frutta – contribuendo alla nascita della Banca del Germoplasma. Dal 2012 al 2021 insegnò in vari Istituti, dapprima a Cividale e Pozzuolo ed, infine, presso il “Solari” di Tolmezzo. Grazie al suo carattere tranquillo e gioviale ha instaurato un rapporto speciale con i suoi allievi, del quale si è avuta una toccante testimonianza in occasione dei suoi funerali.

IL RICORDO DI LEGAMBIENTE 

Con il suo volto sorridente, la grande disponibilità e la capacità di entrare in relazione con le persone, in particolare gli anziani coltivatori, Nereo era l’esatto opposto dell’immagine negativa che qualche personaggio vorrebbe artatamente diffondere degli ambientalisti, presentandoli come dei signorini di città che pretendono di insegnare come si vive alla gente di montagna. L’imprinting e la passione per la terra l’aveva del resto ereditata in famiglia, in particolare dal nonno materno, casaro, che accompagnava da piccolo in malga, occupandosi degli animali.

Nella seconda metà degli anni Ottanta Peresson era stato tra i fondatori a Tolmezzo della “Lista per l’Alternativa”, ispirata all’omonima esperienza di Alex Langer in Alto Adige/Sud Tirolo e una delle prime in Friuli Venezia Giulia ad essere riconosciuta dalla Federazione Nazionale dei Verdi. Dal 1990 al 1995 fu così uno dei due Consiglieri Comunali eletti dai Verdi nel capoluogo carnico, partecipando all’Amministrazione di sinistra guidata da Renzo Tondo con l’incarico di seguire i problemi dell’agricoltura. I suoi interessi, però, comprendevano i temi della salute, in particolare dei più piccoli, tanto che a lui si deve la proposta di introdurre i cibi biologici nelle mense scolastiche. Costante è stato il suo impegno per il recupero delle aree marginali e “per un’agricoltura senza veleni, con meno eccedenze e più qualità”.

Oltre che un caro amico ed un fondamentale collaboratore, Legambiente e l’intera comunità hanno perso anche un profondo conoscitore del nostro territorio ed un custode di saperi che purtroppo non ha fatto in tempo a trasmetterci completamente. A breve saranno annunciate iniziative in sua memoria.