Migranti, Mazzolini: «Mentil sembra ora un paladino delle idee della Lega»
“Da quanti anni sentiamo il PD che insiste sulle politiche immigratorie? Più immigrati, più centri di accoglienza, ius soli e tanti diritti e vantaggi a chi non ha la minima idea di integrarsi.”
Inizia così Stefano Mazzolini, vicepresidente del Consiglio regionale, a commento delle ultime notizie sul fronte immigrati. “Ora queste persone, dopo anni di invasione diffusa ci dicono che l’accoglienza è bella finché non vengono a casa tua – prosegue -. Mi chiedo se non si vergognino. Ad esempio il consigliere Mentil, sempre stato per l’accoglienza, ora sembra paladino delle idee della Lega, ma io questo non lo permetto e gli ricordo che la gente non dimentica l’assioma PD=immigrati”.
“Prendiamo il progetto della segretaria Elly Schlein, che propone, gravando sul bilancio pubblico, di fornirci d’imbarcazioni per la ricerca di gente che vorrebbe immigrare da noi – dice Mazzolini -. Non mi manca lo spirito umanitario e la solidarietà, ma mi sembra ridicolo voler primeggiare tra i buoni samaritani mentre gli stati dell’Unione Europea si passano la patata bollente l’un l’altro. Va bene aiutare chi scappa veramente da guerre, per gli altri che vengono per motivi economici bisogna respingerli al confine. Se il popolo elettore dem vuole usare questa linea, prosegua. In regione ci sono tanti comuni dove ha vinto la sinistra, perciò che siano loro a farsi carico del problema dell’accoglienza. Il PD non parla solo di recupero in mare, ma addirittura usa il termine ricerca, andiamo a cercarli fino alle coste africane. Rispettare la storia e la sofferenza delle popolazioni migranti non deve significare mettere in secondo piano gli italiani. I fondi pubblici che Schlein, Lorenzin e altri vorrebbe trasformare in barche per importare i migranti, spendiamoli per aiutare i cittadini italiani, rafforzare le famiglie e i servizi annessi e dar così un futuro alla nostra nazione».
Mazzolini continua ancora: “Il Pd e la sinistra stanno di nuovo vaneggiando e come al solito propongono idee che vanno ad inficiare il benessere e la qualità di vita degli italiani. All’epoca in cui Salvini si era impegnato affinché ci fosse un controllo del fenomeno migratorio e si era attivato per ridurre le quote di ricezione di migranti in Italia, aveva pure ricevuto una denuncia. Assurdo”.
Sul tema montagna, il vicepresidente del Consiglio regionale afferma: “Le risorse pubbliche vadano per gli italiani e la gente che abita in Fvg. Chi parte da Resia, Pontebba o Forni di Sopra per venire a Tolmezzo a lavorare o andare addirittura verso Udine, percorre giornalmente in media 100 km e con grande dignità e sacrificio accetta le avversità imposte da ambiente e stagione, pur di rimanere ancorato alle sue radici. La montagna ha un’anima e un orgoglio che troppo spesso vengono calpestati e svalutati. Si usino il buon senso e si lasci a chi abita la montagna l’ultima parola”.
Una parola che Mazzolini chiede di poter dire anche al consigliere regionale di Forza Italia Novelli che proponeva dei centri di accoglienza in montagna: “Novell, forse non conosce bene il delicato equilibrio che abbiamo in montagna o forse un semplice colpo di sole. Dall’inizio del mandato Fedriga, stiamo lavorando con una solida progettazione e costanza per salvare e rafforzare il fragilissimo tessuto socio-economico della montagna friulana, che risponde ad equilibri e dinamiche totalmente diversi dal resto del territorio. Noi abbiamo implementato il turismo montano investendo su ciclabili, trekking, ricettività, viabilità e servizi del terziario. Ci siamo preoccupati di mantenere viva la rete di sanità e scuola, ovviando problemi che in pianura sono inimmaginabili e mettendo in campo risorse finanziarie cospicue. Vogliamo creare le condizioni di lavorare e vivere in montagna. Siamo responsabili e coerenti di fronte a chi ci ha votato. Pensare che la montagna possa assorbire l’impatto di uno spostamento di massa d’immigrati, rischia di mandare in fumo il certosino lavoro di 6 anni. Secondo me Novelli, pensando alla montagna, si riferiva ad un contesto isolato e forse questo intendeva, ma sul fatto di aprire dei centri di immigrazione diffusa in montagna non posso che esprimere con forza la mia contrarietà”.