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Federalberghi Fvg, stagione estiva 2023 è andata ‘benino’

Nel corso dell’estate 2023 è stato “molto buono” il flusso turistico a Trieste, è andata bene a Grado e anche a Lignano, seppure con qualche differenza, mentre la montagna “ha pagato la discesa in picchiata delle temperature a luglio, ma si è rifatta con le settimane di agosto”, con il Tarvisiano che “ha lavorato molto bene” con gli appassionati delle due ruote in transito lungo la ciclovia Alpe Adria. È l’istantanea della stagione turistica estiva del Friuli Venezia Giulia scattata oggi dalla presidente di Federalberghi Fvg, Paola Schneider.

“I conti non si sono del tutto chiusi – si legge in una nota – e settembre può riservare un’attività interessante, ma la stagione si sta archiviando con un ‘benino’, tra alti e bassi, influenzata dalle intemperanze climatiche che hanno caratterizzato l’estate 2023 e una diversificazione per territori”. “Nel complesso non sarà una stagione da annali – sottolinea Schneider – perché ci sono stati diversi fattori che l’hanno condizionata, dal meteo all’inflazione, ma possiamo dire che è andata abbastanza bene, con qualche tendenza interessante che sta emergendo”. Tra queste, nel Pordenonese “ci sono diversi borghi molto belli e attrattivi che stanno facendo breccia” e anche la montagna del Piancavallo “sta emergendo”.

Auspicando che per la ciclovia Alpe Adria, “si dia concretezza alla diramazione verso la Carnia, lungo il vecchio sedime della ferrovia”, Schneider ha evidenziato che “il turismo lento e green si sta confermando particolarmente interessante per l’economia, anche quella micro, dei territori interni e ancora non affollati”. Per il mare, se Grado può essere soddisfatta, a Lignano “la situazione è stata un po’ a macchia di leopardo, ma su questo fenomeno hanno inciso di più le strategie messe in atto dai singoli operatori”, annota la presidente di Federalberghi, dicendosi infine convinta che “quanti quest’anno sono andati in Albania, il prossimo torneranno in Italia e anche in Fvg”.